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Carrino Antonella

Rapporto Oxfam: escluse dal lavoro il 42% delle donne che assistono anziani, bambini e disabili

20-01-2020

Rapporto Oxfam: escluse dal lavoro il 42% delle donne che assistono anziani, bambini e disabili

Alla vigilia del World Economic Forum di Davos (Svizzera) è stato pubblicato il rapporto Oxfam “Time to care – Avere cura di noi“ che riassume i quadro delle diseguaglianze  nel mondo. Oxfam è una confederazione internazionale di organizzazioni non profit che si occupano di riduzione della povertà globale.

Tra giugno 2018 e giugno 2019 la ricchezza è cresciuta nel pianeta ma resta fortemente concentrata al vertice della piramide distributiva. Il report rivela che, a metà dello scorso anno, l’1% più abbiente della popolazione deteneva lo stesso patrimonio netto dei  6,9 miliardi di persone meno abbienti. In generale, i 2.153 miliardari più ricchi del pianeta detengono ormai più soldi di quanti ne possiede il 60% della popolazione mondiale.

L’Italia non si distanzia molto dallo scenario globale: l’1% dei benestanti italiani deteneva, alla stessa data, una ricchezza superiore a quella del 70% di coloro che erano in fondo alla classifica dei redditi.  Una concentrazione della ricchezza che è soprattutto a scapito delle donne, le quali sono ulteriormente penalizzate dal peso specifico che ricoprono nel settore di cura. In questo comparto, che per l’Oxfam vale 10,8 miliardi e dà un contributo all’economia globale stimato intorno al triplo del valore del mercato globale di beni e servizi tecnologici, le donne sono le più presenti e le più sottovalutate.

C’è un impegno domestico e nell’assistenza che non viene pagato o è sottoretribuito e che, a livello globale, sempre per l’Oxfam, fa registrare 12,5 miliardi di ore lavorate. Pur costituendo i due terzi della forza lavoro retribuita nel settore di cura, come collaboratrici domestiche, baby-sitter, assistenti per gli anziani, inoltre, le donne sono spesso prive di sussidi, con orari di lavoro irregolari e carichi psico-fisici debilitanti.

Le disparità con gli uomini sono enormi. Nel mondo, sostiene Oxfam, il 42% delle donne di fatto non può lavorare perché deve farsi carico della cura di familiari anziani, bambini, disabili; di contro, solo il 6% degli uomini si trova nella stessa situazione. In Italia, al 2018, l′11% delle donne non ha mai avuto un impiego perché si è presa cura dei figli; dato nettamente superiore alla media europea del 3,7%.

Elisa Bacciotti, direttrice delle campagne di Oxfam Italia ha sottolineato in proposito che ″È ora di ripensare il modo in cui il nostro modello economico considera il lavoro di cura. La domanda di questo tipo di lavoratori, non retribuiti o sottopagati, è destinata a crescere nel prossimo decennio dato che la popolazione globale è in aumento con percentuali di invecchiamento sempre più alte. Si stima che entro il 2030, avranno bisogno di assistenza 2,3 miliardi di persone, un incremento di 200 milioni di persone dal 2015″.

Forse è proprio per questo che  temi della retribuzione del lavoro di cura e finanziamento della non autosufficienza sono in questi giorni anche al centro della piattaforma dei sindacati dei lavoratori nelle trattative con il Governo sulla riforma delle pensioni che ha come prossima tappa  il 27 gennaio prossimo.

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Autore (Cognome Nome)Carrino Antonella
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2020
Pagine
LinguaItaliano
Data dell'articolo19000101
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
Subtitolo in stampa20-01-2020
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Carrino Antonella
Attori
Parole chiave: Analisi comparative Analisi demografica Cura Ricerca Welfare