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«Quando tutto sarà finito per gli anziani servirà la sorveglianza domiciliare attiva»

www.ilgazzettino.it, 08-04-2020

Secondo il professor Roberto Bernabei, direttore del reparto di geriatria del Policlinico Gemelli di Roma, è evidente che il Paese nella fase 2 e, successivamente, nella ripresa deve pensare a come difendere i più anziani.

Gli ultimi dati dell'Istituto superiore della Sanità dicono che l'83,7 per cento dei deceduti aveva più di 70 anni, in particolare nella fascia di età tra 80 e 89 anni c'è la fetta più ampia, il 40,2 per cento, con una letalità che supera il 30 per cento.

Cosa potremo fare allora per tutelare i più deboli dal contagio del coronavirus?

“Dipende da quale categoria e dove”, afferma, “Per capirci: la protezione dei più fragili dentro le Rsa, le residenze sanitarie assistenziali, è complicatissima perché ci sono i più fragili dei fragili. Età media 85 anni, 60 per cento malati di Alzheimer. Devono essere assistiti da personale che entra ed esce, da parenti che entrano ed escono”.

Ma gli anziani in Italia sono spesso, per fortuna, autonomi, hanno una buona qualità della vita.

A tal proposito Bernabei sostiene: "Analizzando le cartelle cliniche dei decessi ci accorgiamo che sono morti con più frequenza quelli che avevano cardiopatia ischemica, fibrillazione atriale, ipertensione, diabete, insufficienza renale e obesità. Allora cosa dobbiamo fare da oggi in poi? Abbiamo identificato esattamente le stesse categorie che morivano per le ondate di calore. E allo stesso modo, queste persone vanno tracciate. E bisogna chiedere ai medici di medicina generale un impegno specifico perché ogni settimana, ogni dieci giorni, abbiano l'esatta contezza di come stanno queste persone, per poi intervenire se serve”.

Quindi è necessaria una vigilanza attiva specifica sugli ottantenni che abbiano quelle patologie.

(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)

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Data dell'articolo2020-04-08
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Fontewww.ilgazzettino.it
Approfondimenti Onlinewww.ilgazzettino.it/pay/attualita_pay/quando_tutto_sara_finito_per_gli_anziani_servira_la_sorveglianza_domiciliare_attiva-5159619.html
Subtitolo in stampawww.ilgazzettino.it, 08-04-2020
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)
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Parole chiave: Assistenza Domiciliare Integrata Cronicità Malattia di Alzheimer Prevenzione Rapporto medico paziente anziano Residenza Sanitaria Assistenziale