Dal Rapporto OsMed ( Osservatorio sull'impiego dei medicinali) emerge che, nel 2018, ad ogni over 65 sono state somministrate in media 7 terapie e il 22% degli anziani ha assunto almeno 10 farmaci. In occasione della presentazione del Rapporto, Michele Conversano, presidente di HappyAgeing Alleanza italiana per l’invecchiamento attivo, ha osservato che questi dati contrastano in parte con quanto emerso dall'indagine Passi d'Argento: il sistema di sorveglianza sulla popolazione over 65 condotto da Asl e Regioni e coordinato dall’Istituto superiore di sanità. I dati riportati da Passi d’Argento elaborano circa 40.000 interviste - telefoniche e in presenza, fatte da operatori sanitari specializzati con anziani campionati in tre anni (2016-2018). Se l' l’87% della popolazione in questa fascia d'età si percepisce in buona salute, i dati analizzati dicono il contrario, in particolare nei parametri relativi a immunizzazione, alimentazione, attività fisica e uso dei farmaci.
Rimangono abitudini alimentari scorrette e c'è un’immunizzazione insufficiente. Inoltre, si conferma la grande disuguaglianza tra le regioni nelle politiche sanitarie messe in atto a favore degli anziani. Questo in sostanza il giudizio di HappyAgeing.
Quanto all'alimentazione, a fronte di un 12,7 % di over 65 con problemi di masticazione e di circa il 43% di anziani in sovrappeso, solo il 10% consuma le 5 porzioni giornaliere di frutta e verdura suggerite dalle linee guida per una corretta nutrizione.
Si registra, inoltre, una tendenza ancora forte alla “medicalizzazione” della popolazione anziana; l’89,2% degli over 65 italiani dichiara di aver assunto farmaci nella settimana precedente l’intervista.
Altro dato che fa riflettere è che dalla ricerca emerge una enorme disparità regionale dello stato di salute degli anziani i quali hanno stili di vita ancora lontani dalla soglia stabilita per il raggiungimento di un invecchiamento attivo.
La proposta di HappyAgeing è quella di sensibilizzare la popolazione con campagne di comunicazione sul territorio e di coordinare con maggiore forza le politiche sanitarie delle regioni a favore degli anziani per assicurare livelli minimi di prevenzione e invecchiamento in salute per tutti gli anziani del nostro Paese.