Uno studio dell'Università di Miami, pubblicato sulla rivista Naurology, rivela che, avere a 60 anni un giro vita più ampio e un indice di massa corporea (Bmi) elevato, può accelerare l’invecchiamento cerebrale di almeno 10 anni. In pratica vi sono più possibilità di presentare un assottigliamento nell’area della corteccia del cervello, il che implica che l’obesità è associata a una ridotta materia grigia del cervello. Queste associazioni sono risultate più intense nei soggetti al di sotto dei 65 anni. L'autrice dello studio Tatjana Rundek sostiene che questa circostanza rafforza le teorie per cui avere scarsi indicatori di salute nella mezza età può aumentare il rischio di invecchiamento del cervello e i problemi di memoria. Lo studio ha coinvolto 1.289 persone con un’età media di 64 anni.
La dott.ssa Rundek sostiene che un invecchiamento normale comporta, ogni 10 anni, un assottigliamento complessivo del mantello corticale compreso tra 0,01 e 0,10 mm. I risultati della ricerca indicano che , perdendo peso, le persone possono essere in grado di evitare l’invecchiamento del cervello e potenzialmente i problemi di memoria e di pensiero connessi a questo processo.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)