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Carrino Antonella

Rapporto Ocse 2019: "Uno sguardo alla salute"

11-11-2019

L'Ocse (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa) ha appena diffuso il secondo rapporto “Uno Sguardo alla salute” che fotografa la situazione sanitaria dei 36 Paesi membri e di alcuni Paesi partner. Dallo studio emerge una situazione tutto sommato positiva in cui  gli italiani appaiono avere in genere stili di vita salutari, un buon accesso e una buona qualità delle cure.

Venendo ai dati, dal rapporto Ocse emerge che, tra le economie industrializzate, dopo Giappone, Spagna e Svizzera, l’Italia è il quarto paese con più alta aspettativa di vita. Su una media Ocse del 68%, gli italiani che dicono  di essere in buona o ottima salute sono il 77%. Solo il 6% ritiene di essere in cattive condizioni contro il 9% di media. La spesa pro capite italiana per la sanità, in base ai calcoli dell'Ocse, è di 3.428 dollari a parità di potere d'acquisto, sotto la media che e' di poco meno di 4.000 dollari (primi gli Usa con 10.500 dollari).

Per l'Ocse, le grandi sfide che dobbiamo affrontare sul fronte sanitario sono l'impatto dell'invecchiamento della popolazione e le ricadute sulla nostra salute causate dall'eccessivo ricorso agli antibiotici. Quanto ai fattori di rischio: in Italia il consumo di alcool puro è relativamente basso (7,6 litri pro capite contro la media di 9 litri) e la nostra Penisola ha la minore percentuale di bevitori dipendenti dell'intera area Ocse, pari solo allo 0,6% degli adulti contro la media Ocse del 3,7% (Lettonia al 10,4%, Russia e Ungheria oltre il 9% e Usa quasi all'8%).

Anche per quanto riguarda la mortalità legata all'uso di oppiacei abbiamo la terza incidenza più bassa nell'Ocse (1,8 individui per milione di abitante) contro la media di 27 e soprattutto rispetto al dato americano (di 131 decessi raddoppiati tra 2011 e 2016). E' inferiore alla media, poi, la quota di adulti obesi (46% contro 56% medio Ocse). Molto positivi sono i dati sul consumo quotidiano di frutta (lo fa il 76% degli italiani contro il 56% della media Ocse) e su quello abituale di verdura (61% degli italiani contro il 59% Ocse). E', comunque, contenuto rispetto alla media, il numero dei decessi per malattie prevenibili o curabili: sono 143 su 100.000 contro i 208 Ocse. 

Si tratta del quarto dato più basso dell'intera area, migliore anche di quelli di Svezia e Norvegia. Anche la morbilità da malattie croniche è sotto la media, con il 4,8% per il diabete contro il 6,8% Ocse (13% in Messico e l'11% negli Usa). Abbiamo infine un tasso di suicidi, tra i più bassi dell'intera Ocse (5,7%: la meta' rispetto alla media che è dell’11,6%),

Fin qui i dati positivi ma, passando alle dolenti note, ci distinguiamo in negativo per la moderata attività fisica settimanale; solo il 47% dei nostri connazionali la pratica (20 punti sotto la media) così da collocarci, insieme agli spagnoli, al livello più basso nell'Ocse. Inoltre, la mortalità attribuibile all'inquinamento è superiore alla media (49 per 100.000 persone contro 40 dell’area Ocse) ed è elevata anche la percentuale degli adulti che fumano quotidianamente (20% contro 18% Ocse).

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Autore (Cognome Nome)Carrino Antonella
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2019
Pagine
LinguaItaliano
Data dell'articolo19000101
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
Subtitolo in stampa11-11-2019
Fonte da stampare
Volume
Approfondimenti
Carrino Antonella
Attori
Parole chiave: Analisi comparative Benessere Dati statistici Europa Ricerca Stili di vita