La famiglia di un'infermiera in pensione, arrestata per aver tentato di portare la madre di 97 anni fuori da una casa di cura prima del blocco, ha chiesto al governo britannico di allentare le regole sulle visite a domicilio.
Ylenia Angeli, 73 anni, è stata arrestata dalla polizia dopo aver tentato di allontanare sua madre, affetta da demenza, da una casa di cura nell'East Yorkshire.
In un angosciante filmato pubblicato online, si vede Angeli ammanettata all'interno di un'auto di pattuglia mentre la sua anziana madre, Tina Thornborough, è seduta nell'auto di famiglia.
La polizia in seguito ha dichiarato di aver risposto alle segnalazioni di un'aggressione in una casa di cura e Angeli è stata successivamente arrestata e autorizzata a tornare a casa, mentre sua madre è stata fatta rientrare nella struttura.
La figlia di Angeli, autrice del filmato, ha descritto la situazione come un incubo kafkiano.
Ha detto: “Mia madre è entrata nella casa di cura per abbracciare mia nonna affetta da demenza. Poi l’ha portata fuori in silenzio. Lei è un'infermiera qualificata e desiderava prendersi cura di mia nonna a casa, purtroppo la procura legale di mia nonna prevede solo che controlliamo le sue finanze, non il suo benessere”.
“Quando le regole - come tante in questo periodo della nostra storia - pretendono di essere in atto per proteggere, ma causano danni incalcolabili alla salute fisica e mentale, allora inizi a infrangerle", hanno dichiarato i familiari.
Ma le nuove regole di lockdown possono portare ad un abuso dei diritti umani?
La casa di cura aveva agito secondo la legge, emanando un ordine di salvaguardia previsto nei casi di pazienti affetti da demenza, per impedire loro di girovagare e perdersi.
Due giorni fa il governo inglese ha fatto marcia indietro, consentendo ai residenti delle case di cura le visite dei membri della famiglia anche durante il secondo blocco nazionale.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)