Diecimila passi al giorno. La cifra è nata da una campagna pubblicitaria giapponese degli anni Sessanta. Nel tentativo di cavalcare l’entusiasmo delle Olimpiadi di Tokyo, un marchio iniziò a pubblicizzare il primo contapassi della storia dal nome “manpo-kei”, che in italiano significa 10.000 passi. Ci sono però prove scientifiche sul fatto che fare 10.000 passi al giorno non diano importanti benefici alla nostra salute.
Ma bisogna fare per forza 10.000 passi o se ne possono fare anche di meno? Un nuovo studio del Brigham and Women’s Hospital di Boston, uno degli istituti di ricerca e cura sui problemi delle donne più importante al mondo sostiene che potrebbero bastare 4.400 passi al giorno, una meta molto più semplice da raggiungere. Per raggiungere i loro risultati il team ha analizzato i dati di quasi 17.000 donne con un’età media di 72 anni. Una successiva analisi dei dati ha scoperto che chi aveva fatto 4.400 passi al giorno abbassava il rischio di morte del 41 per cento.
Però «Più passi si fanno, meglio è» spiega I-Min Lee, primo autore dello studio. «Oltre i 7.500 passi non abbiamo più miglioramenti nell’abbassamento del rischio di sviluppare malattie cardiovascolari» afferma Lee. L’importante, sempre secondo questo studio è fare i passi, non la velocità con la quale si fanno.
(Sintesi redatta da: Lupini Lucio)