L’associazione Age Uk (organizzazione no-profit), ha diffuso un report online denunciando che i pensionati prendono troppe medicine. Rileva la ricerca che un pensionato su cinque assume 7 farmaci al giorno e circa il 39% ne prende come minimo cinque. La stragrande maggioranza dei pensionati inglesi (86%) assume quotidianamente almeno una medicina. Per Age UK siamo di fronte ad una “medicalizzazione degli anziani che sta mettendo molte persone a rischio di gravi effetti collaterali“. L'associazione no profit accusa soprattutto i medici di famiglia “che prescrivono troppo e non sono attenti agli effetti collaterali per i propri assistiti“.
Gli autori del report stimano che “circa un quinto di tutti i farmaci prescritti nel Regno Unito venga somministrato in modo errato – avvertono – un uso così elevato mette gli anziani a rischio di effetti collaterali: dalle cadute alla nausea, al delirio e alla perdita di peso“.
In base a studi precedenti i pensionati abusano soprattutto dei farmaci per le malattie cardiache (statine, betabloccanti e Ace-inibitori) che da soli rappresentano quasi la metà di tutti i farmaci assunti dagli ‘over 65’. Seguono gli antidolorifici, i farmaci per ulcere allo stomaco e quelli anti-diabete.
Clive Ballard, docente di malattie legate all’età dell’University of Exter sostiene che molti anziani sono 'sedati’ con farmaci non necessari i quali spesso causano loro problemi di mobilità e confusione mentale. Specie nelle case di cura, sottoporre i ricoverati a questa ‘batosta chimica’ può portare a cadute e fratture con incremento dei casi di decesso e lesioni.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)