Molti studi stanno esaminando i principi attivi - crocina, crocetina, picocrocina, safranale - di cui è ricco lo zafferano. Per ora ci sono risultati preliminari promettenti per i trattamenti per la depressione e per la prevenzione della demenza. Inoltre alcuni studi ne paragonano l’efficacia di azione a quella degli antidepressivi Ssri. Anche per la malattia di Alzheimer degli studi in vitro hanno trovato nello zafferano una maggiore attività antiossidante rispetto agli altri vegetali e un effetto protettivo sul cervello.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)