L’ictus può provocare grandi danni ai pazienti ed è spesso causa di disabilità, o anche, nei casi più gravi, di decesso. I due terzi degli ictus si verificano in over 65, in misura maggiore fra le donne rispetto agli uomini. Il farmaco in uso oggi per il trattamento dell’ictus è l’attivatore del plasminogeno tissutale ( tPA) che "rompe" il trombo ma può essere usato solo nel 10% dei pazienti. I ricercatori dell' IIT ( Istituto Italiano di Tecnologia) e dell'ospedale Galliera di Genova stanno sperimentando un trattamento con nanoparticelle a forma di disco, contenenti il farmaco trombolitico, le quali raggiungono il coagulo attraverso il sangue e rilasciano il farmaco in sede. I risultati hanno dimostrato che le particelle funzionano meglio del farmaco libero, si legano al coagulo e non disperdono il farmaco in altre parti dell’organismo. L’obiettivo ultimo della ricerca, pubblicati sulla rivista scientifica internazionale ACS Nano, è realizzare una particella che possa essere iniettata direttamente in ambulanza in pazienti con sospetto ictus.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)