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Panciera Nicla

Così la medicina di genere si occuperà meglio di uomini e donne

www.ilsecoloxix.it, 22-04-2016

L’insorgere, l’evoluzione e la cura di una malattia non possono essere studiati e affrontati senza tener conto del genere maschile o femminile del paziente. Oggi è chiaro che sono legati al genere tutti gli aspetti della gestione della salute della persona, a partire dalla prevenzione ai sintomi, all'itinerario diagnostico e alla scelta dei trattamenti. Schemi terapeutici che non tengano in considerazione le diversità tra l’organismo femminile e quello maschile vengono meno non solo all'idea di medicina personalizzata ma anche all'appropriatezza in tutte le fasi della cura.

Il primo ostacolo alla medicina di genere riguarda la ricerca, perché negli studi le donne sono spesso poco o nulla rappresentate. Di questo, le agenzie regolatorie AIFA ed EMA sono consapevoli tanto da aver introdotto l’equità di genere nei trial clinici di molte sperimentazioni farmacologiche.

Alcune patologie, che colpiscono organi diversi, sono esemplari del fatto che a beneficiare dell’adozione di questa nuova dimensione della medicina, da perseguire con urgenza, sono entrambi i sessi. Lungi dall’essere una malattia femminile, di depressione soffrono anche gli uomini, per i quali la diagnosi è più complicata perché non presentano i sintomi previsti nelle linee guida attuali, essendo stati gli studi condotti prevalentemente sulla popolazione femminile. L’osteoporosi colpisce prevalentemente le donne ma è una minaccia anche per gli uomini, che hanno una scarsa consapevolezza di questo rischio. Il cancro del colon-retto, al secondo posto per mortalità e incidenza in Italia, nella donna si manifesta prevalentemente al colon destro, laddove l’esame di screening di ricerca di sangue occulto fecale (FIT) ha una minor sensibilità rispetto al colon sinistro. In ambito cardiologico, nel primo anno dopo l’infarto, le donne muoiono in misura maggiore rispetto agli uomini. Nei due sessi, differisce anche il rischio di sviluppare Parkinson e malattia di Alzheimer. Essere donna costituisce un fattore di rischio per lo sviluppo della demenza.

La medicina di genere è una questione di politica sanitaria e se ne parlerà anche in occasione della Giornata Nazionale della Salute della Donna domani a Roma, dove verrà presentato il «Quaderno sulla medicina di genere» del Ministero della Salute.

(Fonte: tratto dall'articolo)

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Autore (Cognome Nome)Panciera Nicla
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LinguaItaliano
OriginaleNo
Data dell'articolo2016-04-22
Numero
Fontewww.ilsecoloxix.it
Approfondimenti Onlinewww.ilsecoloxix.it/p/magazine/2016/04/21/ASxd9zRC-occupera_genere_medicina.shtml
Subtitolo in stampawww.ilsecoloxix.it, 22-04-2016
Fonte da stampare(Fonte: tratto dall'articolo)
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Panciera Nicla
Parole chiave: Benessere Cura Servizi sanitari