Si moltiplicano da Nord a Sud i casi di residenze per anziani (Rsa) in cui si rilevano casi di contagio da Covid-19. In Italia, sono oltre 300.000 gli anziani fragili ed ad alto rischio, ospiti in più di 7.000 strutture.
Per questo la Sigg, Società italiana di geriatria e gerontologia ha avviato da pochi giorni lo studio multicentrico osservazionale "GeroCovid-Rsa". Sono coinvolte Lombardia, Piemonte, Veneto, Calabria, Emilia Romagna, Liguria, Sicilia e Lazio e ha già arruolato 10 Rsa per individuare precocemente i sintomi d'esordio del Coronavirus nelle Residenze sanitarie assistenziali.
"L'obiettivo - osserva Raffaele Antonelli Incalzi, presidente Sigg - è valutare l'efficacia di ecomocromo e Pcr o test legati all'apparato muscolare come quello del cammino o l'impatto delle politerapie, di più malattie o dello stato cognitivo, per cercare di individuare sintomi sentinella che possano consentire una diagnosi precoce di Covid-19 nelle Rsa, dove è più difficile l'applicazione di parametri come RX del torace o Tc".
Ulteriore scopo dello studio è quello di valutare l'efficacia sulla prevenzione delle buone pratiche anti-contagio condivise dall'Oms.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)