Borse a tracolla, scarpe con i tacchi o abbigliamento troppo stretto: sono alcuni degli errori in cui si può incorrere quando ci si veste, con conseguenze potenzialmente dannose per tutto il corpo.
Camilla Bianco e Sofia H. Khanchandani, dottoresse in Chiropratica dell’Associazione Italiana Chiropratici (Aic), danno i loro consigli per avere uno stile di vita sano per schiena e corpo, incoraggiando l’individuo alla prevenzione e al benessere, senza per questo rinunciare all’estetica e alla moda.
Ad esempio, le borse come la tracolla, soprattutto se portate ripetutamente sullo stesso lato, possono creare problemi non solo alla spalla, ma a tutte le strutture dorsali fino a condizionare la camminata. Portare una borsa su un lato produce deviazioni posturali e compensazioni, che possono causare stress asimmetrici e sforzi sulla colonna, portando a dolori fisici. Le conseguenze di questa abitudine si riscontrano anche a livello neurologico, in quanto limitano il coordinato alternarsi di braccia e gambe durante la camminata. Meglio quindi passare da una borsa a mano a uno zaino in modo da distribuire il carico sul nostro corpo in maniera più simmetrica ed equa, intaccando meno il nostro naturale assetto posturale.
I tacchi, come le zeppe e le piattaforme, invece limitano determinati movimenti, spesso costringendo il piede a una maggiore flessione plantare, che a sua volta aumenta la flessione del ginocchio. Di conseguenza il bacino è portato in rotazione anteriore e la colonna vertebrale in iperlordosi. Pertanto, indossare una scarpa alta frequentemente o per molte ore consecutive, può portare a una serie di disfunzioni posturali risultando spesso in sintomi come il mal di schiena. Il genere di scarpa indossata determina la qualità e la quantità di informazioni recepite dalla suola plantare, che verranno trasferite alla zona del cervello responsabile per l’equilibrio e il controllo motorio. Per limitare le conseguenze sul nostro sistema neuro-muscolo-scheletrico, bisogna quindi cercare una scarpa con una suola flessibile e abbastanza ampia da poter accomodare tutta la pianta del piede, e una struttura che abbracci il piede nella sua interezza, includendo il tallone.
Quando si pensa all’abbigliamento da lavoro poi, ci si trova spesso di fronte al dover scegliere tra l’estetica e la nostra salute, optando molte volte a discapito del nostro benessere. In ufficio è importante prestare attenzione alla propria postazione di lavoro. Lo schermo del computer è in linea con gli occhi? L’altezza del tavolo ci consente di tenere i gomiti appoggiati formando un angolo di 90°? La sedia, invece, supporta la schiena? Quando si è seduti, le ginocchia creano un angolo di 90° con i piedi poggiati a terra? Com’è la postura quando si lavora? Si guarda spesso in basso o si gira la testa sovente da un lato? Le spalle sono ricurve e in tensione? Le gambe sono incrociate, oppure no? L’abbigliamento può influire sulla nostra salute fisica, per esempio limitando alcuni movimenti e apportando compressioni eccessive in determinate zone del corpo, come capo, vita e gambe. Nel caso dell’abbigliamento è fondamentale comprendere se la causa del sintomo accusato sia da ricercare nel vestiario o altrove. «In linea generale – conclude Khanchandani – si consiglia di indossare capi in cui si è comodi e che ci consentano di muoverci liberamente».
(Sintesi redatta da: Mayer Evelina)