I benefici alla salute apportati dall'olio d'oliva sono stati a lungo propagandati: l'olio d'oliva è ricco di grassi sani, nutrienti e antiossidanti ed è un ingrediente vitale della dieta mediterranea.
Ora anche una nuova ricerca, pubblicata sul Journal of the American College of Cardiology con revisione paritaria, suggerisce di includere l'olio d'oliva nella dieta. L'indagine, guidata dai ricercatori della Harvard TH Chan School of Public Health, ha studiato la salute e la dieta di 60.582 donne e 31.801 uomini negli Stati Uniti dal 1990 al 2018. L'analisi, condotta su un lungo periodo di 28 anni, ha riscontrato che coloro che hanno affermato di consumare più di mezzo cucchiaio di olio d'oliva al giorno hanno avuto il 19% in meno di rischio di tutte le cause di morte, nonché il 19% in meno di rischio di malattie cardiovascolari, rispetto a coloro che non hanno mai consumato olio d'oliva o lo hanno fatto raramente.
Ma è emerso anche un altro elemento interessante: chi consumava olio d'oliva quotidianamente ha ridotto del 29% il rischio di morte per malattie neurodegenerative, come il morbo di Alzheimer e quello di Parkinson. L'associazione con un minor rischio di malattie neurodegenerative è "una nuova scoperta", ha affermato la dottoressa Susanna Larsson, epidemiologa dell'Università di Uppsala in Svezia, in un editoriale intitolato Piccole quantità di olio d'oliva possono tenere lontano la morte? "Considerando la mancanza di strategie preventive per il morbo di Alzheimer e l'elevata mortalità correlata a questa malattia, questa scoperta, se confermata, è di grande importanza per la salute pubblica", ha dichiarato.
(Sintesi redatta da: D'Amuri Vincenzo)