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2.300.000 mila persone con demenza in Italia entro il 2050: 900mila in più rispetto a oggi

www.panoramasanita.it, 25-11-2022

Si è svolto a Roma “Mind the gaps: poniamo l’attenzione sui divari regionali nella presa in carico delle persone con demenza”, incontro organizzato per fare il punto in merito all’utilizzo dei fondi stanziati nella legge di Bilancio 2021 per l’Alzheimer e le demenze. Fondo che è stato ripartito tra le Regioni per l’attuazione di piani demenza regionali che dovranno dare risposte concrete ai pazienti e alle loro famiglie troppo spesso chiamate a farsene carico direttamente in mancanza di servizi socio sanitari strutturali. Si stima che nel 2050 i casi di demenza interesseranno, a livello mondiale, circa 153 milioni di persone passando così dagli attuali 57 a un numero quasi triplicato di diagnosi.

In generale, incidenza e prevalenza di demenze sono crescenti all’avanzare dell’età e l’Italia è oggi una delle nazioni con la struttura della popolazione più anziana, tanto che la Global Burden of Disease Collaboration la identifica quale uno dei Paesi con il maggior impatto delle demenze. Le previsioni demografiche indicano che la popolazione è destinata ad invecchiare ulteriormente. Se anche il carico di malattia crescerà, questo dipenderà dalla disponibilità di strumenti di prevenzione, diagnosi, trattamento e riabilitazione sempre più efficaci. Una vera e propria emergenza sanitaria che rischia di mettere a dura prova il Servizio Sanitario.

Già oggi alcuni farmaci sono in grado di ridurre, se non proprio eliminare, la beta-amiloide, una proteina correlata alla neurodegenerazione e di rallentare il decorso del declino cognitivo. In questo contesto, è fondamentale riuscire a migliorare la identificazione dei soggetti a rischio così come lo è effettuare una diagnosi precoce in coloro che cominciano a manifestare i primi segni e vi sono evidenze consistenti a favore del fatto che si possa arrivare ad una diagnosi mediante un esame ematico.

I progetti delle Regioni sono in corso dal mese di luglio e sono focalizzati su una o più delle cinque linee progettuali previste dal Decreto del Fondo Demenze (diagnosi precoce, diagnosi tempestiva, telemedicina, tele-riabilitazione e trattamenti non farmacologici). Il Decreto sul Fondo per le Demenze stanzia 15 milioni di euro in tre anni (2021-2023) per l’esecuzione di una serie di attività progettuali orientate al perseguimento degli obiettivi del Piano Nazionale delle Demenze. Si tratta di un finanziamento specifico sulla demenza dopo quasi 8 anni dalla pubblicazione del PND che non prevedeva alcun sostegno economico”.

(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)

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LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo2022-11-25
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Fontewww.panoramasanita.it
Approfondimenti Onlinewww.panoramasanita.it/2022/11/24/2-300-000-mila-persone-con-demenza-in-italia-entro-il-2050-900-mila-in-piu-rispetto-a-oggi/
Subtitolo in stampawww.panoramasanita.it, 25-11-2022
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)
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