Carol Thomas, un'insegnante inglese in pensione affetta da sclerosi multipla, sta per perdere non solo una badante ma anche un’amica a causa della politica del governo "no jab, no job" (niente vaccino niente lavoro). A meno che la politica non venga cambiata, il che sembra improbabile dopo che il ministro della sanità, Sajid Javid, questo mese ha detto agli operatori sanitari non vaccinati di "cercare un altro lavoro", i giorni in cui la 62enne può contare sulle cure di Debbie Vickers sono contati.
La Vickers, che ha più di una dozzina di anni di esperienza nell'assistenza sociale e nel servizio sanitario nazionale, è diventata nel tempo amica e confidente della sua assistita, ma è tra le decine di migliaia di operatori delle case di cura in Inghilterra che rifiutano il vaccino e che, pertanto, sono a rischio licenziamento. Un'analisi degli ultimi dati del SSN rivela che la decisione di rendere la vaccinazione contro il Covid-19 una condizione necessaria per i dipendenti delle case di cura per anziani, ha di fatto aggravato una severa crisi del personale che sta già causando la chiusura di molte strutture case di cura e problemi nella dimissione dagli ospedali.
Infatti, al 10 ottobre, il 12% del personale nelle case di cura per anziani non era ancora completamente vaccinato, arrivando a più di uno su cinque in aree come Birmingham, Manchester, Stokeon-Trent e Hackney a Londra, e solo un piccolo numero di questi potrebbe essere in grado di richiedere l’esenzioni medica per evitare l’iniezione. Vickers ha spiegato di non essere una novax, ma che la sua decisione è arrivata dopo una reazione avversa a un vaccino antinfluenzale. Nonostante ciò, rientrerebbe nel novero dei licenziabili.
Per molti britannici la vaccinazione degli operatori sanitari è importante, dal momento che il Covid è stato coinvolto nella morte di 42.732 residenti di case di cura in Inghilterra e Galles. Ma con 105.000 posti vacanti tra il personale di assistenza, acuiti dal crollo dei lavoratori stranieri in genere impiegati proprio in ruoli a basso salario, gli operatori chiedono una politica più flessibile, anche considerando che l’obbligo non si applica ai lavoratori del SSN.Il dibattito nel Paese resta aperto.
Larga parte dei cittadini non ritiene sia giusto che il parlamento decida per la vaccinazione senza lasciare libertà di scelta. "Non potrò lavorare con Carol, ma posso farle visita nella sua stanza, portarla fuori al pub", afferma Debby Vickers. Aggiungendo di sentirsi vittima di un ultimatum: “I residenti possono scegliere di non essere vaccinati e i visitatori non devono essere vaccinati. È una discriminazione e anche abbastanza stupida. Dov'è la logica? Il virus forse mi riconosce come visitatore e non come badante?".
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)