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Una casa di riposo aperta al territorio

www.giornaletrentino.it, 23-02-2018

Una casa di riposo che guarda al futuro, che investe e cerca di fronteggiare i bisogni emergenti con servizi innovativi, ma anche una struttura che apre letteralmente le porte al territorio. Casa Toniolatti a Scurelle, dove l'Apsp di Borgo (Tn) nel 2014 ha realizzato un centro diurno per anziani (20 i posti, di cui 14 convenzionati con Apss e 6 sul libero mercato), sarà infatti la sede di questo innovativo progetto, il primo in Valsugana. L'idea è quella di mettere a disposizione uno spazio - composto da tre stanze singole e tre doppie, cucina, sala da pranzo e soggiorno condivise - idoneo ad accogliere adulti e anziani autonomi che non vogliono stare soli ed optano per una scelta di convivenza. Una struttura sociale che si apre anche a chi versa in condizione di difficoltà abitativa temporanea, offrendo alloggi a prezzo agevolato per il periodo necessario a superare la crisi personale e dando vita a progetti di co-housing, basati sul mutuo aiuto e sulla partecipazione attiva da parte degli inquilini ad una comunità. Insomma si va a migliorare la condizione abitativa intervenendo anche sulla dimensione relazionale, sperimentando nuove forme dell'abitare. La partenza di questo servizio porterebbe alla riorganizzazione di Casa Arcobaleno a Borgo, che potrebbe venir dedicata esclusivamente ad anziani che pur autonomi, non sono completamente autosufficienti. "Casa Toniolatti" come è stato chiamato il progetto, ha come aspetto fondamentale, la sua forte collaborazione con il territorio, che fa sentire i propri ospiti una parte integrante della comunità. Qui i bambini vengono a giocare al parco, osservati da vicino dagli anziani, qui il nuovo gazebo con annesso bar e campo da bocce, è richiestissimo per compleanni od altre feste. Le serate a parlare di cinema o di libri, i laboratori manuali, i concerti, le mostre, le merende e le letture nel parco per i bambini, tutte in collaborazione con la biblioteca, richiamano sempre tanta gente. Molto partecipate sono anche le funzioni religiose nella cappella interna. «Non potendo noi uscire, è il territorio che è venuto dentro», spiega Dalsasso, presidente dell'Apsp. C'è l'animazione, ci sono i volontari Avulss, quelli della Cri. C'è la stretta collaborazione con la biblioteca e con il Comune di Borgo (la convenzione è stata siglata nel 2012), per progetti, attività e iniziative culturali e ricreative. In tal senso la scorsa estate è stato realizzato il progetto "(S)portiamo benessere insieme", che ha visto i piccoli atleti delle varie associazioni sportive di Borgo (dalla pallavolo alla bici, passando per la danza e le arti marziali) conoscere gli ospiti ed allenarsi nel parco della struttura. "Và anche tu e fà lo stesso" è un altro progetto, tra i numerosi attivati, realizzato in collaborazione lo scorso autunno con la Pastorale Giovanile di Trento, che ha coinvolto alcuni giovani volontari che hanno incontrato e si sono relazionati con gli ospiti.

(Sintesi redatta da: Mayer Evelina)

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Data dell'articolo2018-02-23
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Fontewww.giornaletrentino.it
Approfondimenti Onlinewww.giornaletrentino.it
Subtitolo in stampawww.giornaletrentino.it, 23-02-2018
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Mayer Evelina)
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Parole chiave: Animazione in casa di riposo Rapporti intergenerazionali Residenza Sanitaria Assistenziale Rete sociale