La scoperta di un nuovo test per diagnosticare l’Alzheimer porta il nome dell'Istituto San Camillo del Lido di Venezia. "Ci siamo accorti, dichiarano i ricercatori, partendo dall'osservazione della vita quotidiana che c'era qualcosa che non avevamo ancora indagato a sufficienza: l’anziana signora che al supermercato prende il portafoglio e dice alla commessa: "faccia lei"". Dietro questa scena, continuano, c'è una scoperta fondamentale e cioè che "uno degli indicatori del decadimento neurologico dovuto a malattie neurodegenerative o cerebrovascolari e da invecchiamento cognitivo patologico è proprio il rapporto con il denaro.
In pratica, per procedere ad una diagnosi, è importante studiare l'autonomia di una persona nella gestione di una sfera fondamentale della vita di tutti i giorni che è la capacità di capire il valore dei soldi. Per fare ciò è stato messo a punto un test, il Nadl-f (Numerical activities of daily living financial) che parte dal semplice riconoscimento delle taglie, pezzi da 10 euro, da 50, monete da 1 euro e si passa poi al conteggio. Quindi a compiti più complessi come la capacità di attribuire un valore corretto a qualcosa che si vuole comprare. Poi via via passa a concetti sempre più complessi, che cos'è l'Iban, ad esempio, e infine il paziente è invitato ad esprimere un giudizio su una certa situazione per vedere se è incline a credere a qualsiasi storia gli venga raccontata.
Se infatti siamo in presenza di un invecchiamento cognitivo cerebrale il paziente non capisce le intenzioni della persona che ha davanti. I ricercatori affermano di aver notato come in questi pazienti vengano sollecitate le aree sottocorticali del cervello, come quando si è in presenza di stimoli legati al sesso o al cibo, mentre vengono meno le aree corticali superiori. Il Ministero della salute non ha finanziato solo parte della ricerca che serve a mettere a punto il test di valutazione, ma anche il pacchetto di riabilitazione, per ridare ai pazienti la capacità che avevano prima della malattia di padroneggiare il rapporto con il denaro e cioè con una parte fondamentale della vita. Il test, poi, permette anche di intervenire nello stadio di pre-demenza per il quale è stato messo a punto anche la tele riabilitazione e cioè un intervento terapeutico a distanza, dando al paziente un tablet con il quale esercitarsi e verificando i risultati da remoto.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)