In questi mesi si è verificato che il virus non colpisce solo il sistema respiratorio ma anche altri organi. Analizzando i corpi delle vittime per Covid si è inoltre scoperto che le persone erano morte anche per coaguli di sangue.
Si sa inoltre che pazienti più anziani e con altre patologie presentano un maggior rischio di sviluppare forme severe di Covid-19 e una maggiore mortalità. La relazione fra diabete e mortalità per Covid è ampiamente dimostrata ma non era ancora stato approfondito l’impatto del controllo glicemico sull’intensità del trattamento richiesto e sulla mortalità nei pazienti con Covid-19.
A colmare questa lacuna ha pensato uno studio campano pubblicato su ‘Diabetes Care’, che ha analizzato 59 pazienti anziani ricoverati presso due ospedali della regione. Come si legge nel comunicato stampa diffuso dal gruppo di internisti, infettivologi, e biologi dell’Università Vanvitelli, "la ricerca ha evidenziato che valori elevati di glicemia, superiori a 140 mg/dl al momento del ricovero in ospedale, si associavano ad aumentato rischio di mortalità. Il sangue dei pazienti iperglicemici presentava alti livelli di infiammazione e di fattori che favorivano la coagulazione. Da qui l’ipotesi che lo scompenso glicemico possa peggiorare la malattia Covid-19 provocando gravi alterazioni dell’apparato respiratorio e cardiovascolare”.
Per i ricercatori, trattare precocemente con insulina questi pazienti per normalizzare i livelli di glicemia nel sangue può ridurre il rischio morte.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)