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Marcheselli Simona

“Smemorati da giovani, demenza da anziani”, vero o falso?

www.humanitasalute.it, 23-11-2017

Rovistare per ore nelle tasche o in borsa alla ricerca degli occhiali, non ricordare di aver chiuso la macchina o dove è parcheggiata, mettere a soqquadro la casa per trovare il telefono: sono tutte situazioni comuni che le persone un po’ sbadate vivono ogni giorno. Molti “smemorati” temono che ci sia un’effettiva correlazione tra l’essere smemorati da giovani e sviluppare patologie come demenza o decadimento cognitivo nella terza età. Vero o falso? L’abbiamo chiesto alla dottoressa Simona Marcheselli, responsabile dell’Unità operativa di Neurologia d’urgenza e Stroke Unit dell’ospedale Humanitas. “Falso. Dimenticarsi dove si mettono le proprie cose, anche quelle che si usano più frequentemente, non implica necessariamente lo sviluppo di demenza in età anziana – spiega l’esperta -. Anche se le persone più smemorate potrebbero temere di avere una predisposizione maggiore verso le demenze, tuttavia può rassicurare tutti, e non solo gli smemorati, sapere che la prevenzione del declino cognitivo è efficace. In particolare, la prevenzione della demenza vascolare, la cui causa è aterosclerotica, passa attraverso la prevenzione dell’infarto cardiaco e quindi la salute del cuore.

(Fonte: tratto dall'articolo)

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Autore (Cognome Nome)Marcheselli Simona
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LinguaItaliano
OriginaleNo
Data dell'articolo2017-11-23
Numero
Fontewww.humanitasalute.it
Approfondimenti Onlinewww.humanitasalute.it/vero-falso/64136-smemorati-giovani-demenza-anziani-vero-falso/
Subtitolo in stampawww.humanitasalute.it, 23-11-2017
Fonte da stampare(Fonte: tratto dall'articolo)
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Marcheselli Simona
Parole chiave: Demenza senile Disturbi della memoria Ricerca