Caldo, afa e temperature record. Con un picco di accesso ai pronto soccorso nelle giornate più torride che ha toccato il 10% in più delle estati precedenti. E da domani è atteso un nuovo fronte di aria bollente con la temperatura massima che nel Lazio raggiungerà i 35 - 37 gradi e 44 percepiti. Una giornata da “bollino arancione” per il Ministero della Salute. Dunque i medici della prima linea si preparano a ore complicate perché, come avvenuto nelle settimane centrali di luglio, a risentirne saranno soprattutto gli anziani. «Arrivano disidratati e con livelli altissimi di potassio. Una situazione che si ripete ogni estate ma non con i numeri che abbiamo registrato a luglio» conferma Giulio Maria Ricciuto, presidente Simeu (Società italiana della medicina di emergenza-urgenza) e direttore Dea Asl Roma 3.
Proprio i pronto soccorso stanno vivendo un momento delicatissimo. Con i ricoveri a rilento, il picco di malati Covid, le strutture sanitarie sono andante in tilt a più riprese. Ancora nei mesi estivi, la media dei pazienti in attesa di un posto letto ha toccato i 900 malati al giorno. A cui si somma il crollo degli organici: perché se in questo periodo si devono fare i conti con le ferie, stabilmente la medicina d’urgenza registra un deficit di personale di almeno 400 unità.
Secondo il Ministero della Salute, tra oggi e domani le temperature toccheranno ancora una volta i 35 - 37 gradi e ne saranno percepiti 44. In attesa della prossima perturbazione. Alle alte temperature si aggiunge poi un altro fattore: secondo l’Osservatorio Anbi (Associazione nazionale bonifiche irrigazioni) dall’inizio dell’anno nel Lazio è piovuto il 63% in meno.
(Sintesi redatta da: Linda Russo)