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Turin Silvia

Quoziente intellettivo in calo: ma non siamo più stupidi, solo più anziani

www.corriere.it, 14-10-2017

Le nuove tecnologie ci rendono più stupidi? È un’ipotesi già formulata per spiegare il declino del livello generale di quoziente intellettivo medio della popolazione umana che si registra a partire dal nuovo millennio. Ora questo trend, che continua e che ha preoccupato gli studiosi, potrebbe aver trovato una spiegazione più consolante grazie a un’equipe del King’s College di Londra, guidata dal neuropsicologo Robin Morris. Per il professore la causa sarebbe l’invecchiamento della popolazione dovuto all’accresciuta attesa di vita. Negli ultimi decenni è molto aumentata la misurazione del QI degli ultrasessantenni, però le misure convenzionali dell’intelligenza dipendono in genere da aspetti di funzionamento della memoria: gli anziani non sono necessariamente meno intelligenti dei più giovani, ma con l’età tende a ridursi la capacità della cosiddetta «memoria di lavoro» (la working memory degli anglofoni) mentre regge bene la memoria a breve, quella attiva.

(Fonte: tratto dall'articolo)

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Autore (Cognome Nome)Turin Silvia
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LinguaItaliano
OriginaleNo
Data dell'articolo2017-10-14
Numero
Fontewww.corriere.it
Approfondimenti Onlinewww.corriere.it/salute/neuroscienze/17_ottobre_14/quoziente-intellettivo-calo-non-siamo-piu-stupidi-solo-piu-anziani-1558462c-b0a4-11e7-8c8a-61b69bf57dc4.shtml
Subtitolo in stampawww.corriere.it, 14-10-2017
Fonte da stampare(Fonte: tratto dall'articolo)
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Turin Silvia
Parole chiave: Ciclo di vita Memoria Ricerca