Dodicimila cartelle in archivio, 4000 pazienti in carico, 30 nuovi casi valutati ogni settimana. Il Centro regionale di Neurogenetica di Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro, non era solo un ambulatorio per le demenze, ma un presidio d'eccellenza per lo studio dell'Alzheimer.
«Ci sono voluti oltre 30 anni per risalire alle origini della malattia e 11 anni di studi approfonditi di biologia molecolare per isolare il gene alterato», spiega Amalia Bruni, la neurologa che ha fondato e dirige da 20 anni la struttura, tenuta a battesimo dal premio Nobel Rita Levi Montalcini: è la Bruni che nel 1995 ha individuato la “presenilina”, il gene più diffuso dell'Alzheimer. Purtroppo per tutta una serie di cause, politiche e di finanziamento, sono venuti a mancare i fondi per rendere economicamente sostenibile la struttura. Mancano i fondi. I genetisti (4) se ne sono andati, e il resto dello staff (infermieri, informatici, psicologi, assistenti sociali) ha ricevuto le lettere di licenziamento: sono fuori dal 1 marzo. «Abbiamo raschiato il fondo del barile, fatto fronte con la nostra associazione a mesi di stipendi non pagati. Ora abbiamo solo debiti», spiega Amalia Bruni.
(Sintesi redatta da: Righi Enos)