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Liguori Riccardo

Nel 2050 l’Italia sarà più anziana e spopolata. E potrebbe essere un problema

www.agi.it, 13-09-2019

Ad oggi, fra Italia, Francia, Germania e Inghilterra. non si rilevano scostamenti significativi sul totale della popolazione e sulla sua età media. L'Italia conta 60 milioni di abitanti, la Francia 65, la Germania 83,5 e l'Inghilterra più di 67. Nello Stivale la popolazione ha una età media di 45,7 anni; seconda nell'ordine solo alla Germania (45,9 anni), mentre Francia e Inghilterra si comportano meglio (rispettivamente 41,5 anni e 40,1 anni).

Nel 2050 i numeri italiani prenderanno una piega ben diversa rispetto agli altri tre paesi. Tra 30 anni la popolazione del Belpaese scenderà a quota 54 milioni e l'età media arriverà a 53,6 anni. Quanto a Francia, Germania e Inghilterra, la prima sarà popolata da 67,5 milioni di abitanti con un'età media intorno ai 46 anni. La seconda sfiorerà gli 80 milioni, con età media di 49 anni. La terza, infine, ospiterà 74 milioni di cittadini, in media di 44,5 anni. Di questo passo, entro la fine del ventunesimo secolo l'Italia perderà il 50% della sua popolazione che, per di più, sarà sempre più anziana. Tutto ciò si tradurrà in un deficit della forza lavoro. Non a caso la disoccupazione giovanile in Italia ha toccato, a luglio 2019, il 29% ( quasi 1 giovane su 3). Gli aspiranti lavoratori emigrano causando una ulteriore diminuzione della popolazione, e il problema demografico si amplifica.  

Molti anziani hanno bisogno di molta assistenza ma se gli italiani emigrano aumenteranno gli assistenti sanitari provenienti dall'estero (si stima fino all'80%). Tuttavia, tra fine 2018 e inizio 2019, l'Italia ha respinto 24.800 richieste di asilo. Quindi, non solo la popolazione del paese diminuirà e invecchierà, ma non sarà neanche in grado di fornire cure adeguate ai suoi anziani.

Dalla Finlandia arriva il suggerimento di rivedere il concetto di 'vecchiaia' . Ovvero ridefinire chi è 'anziano' e chi non lo è. In quel Paese si sta discutendo se considerare anziana una persona di 65 anni. Alcuni esperti sostengono che la vecchiaia inizi oggi ad 80 anni. In questo modo, chi è sotto questa soglia di età, dovrebbe essere parte integrante del mondo del lavoro. E, da lavoratori attivi, gli under 80 lascerebbero all'Italia la possibilità di guardare al futuro con speranza.

(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)

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Autore (Cognome Nome)Liguori Riccardo
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LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo2019-09-13
Numero
Fontewww.agi.it
Approfondimenti Onlinegi.it/cronaca/invecchiamento_spopolamento_italia-6178762/news/2019-09-13/
Subtitolo in stampawww.agi.it, 13-09-2019
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)
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Liguori Riccardo
Attori
Parole chiave: Analisi comparative Analisi demografica Atteggiamento verso invecchiamento Europa Lavoro nella terza età