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Nanotechnology could give early test for Alzheimer’s - La nanotecnologia potrebbe fornire un test precoce per l’Alzheimer

The Independent, 17-03-2021

Alcuni scienziati inglesi hanno utilizzato la nanotecnologia per estrarre segnali ematici precedentemente invisibili di neurodegenerazione in un modello murino del morbo di Alzheimer.

Secondo lo studio, i test che catturano i primi segni di neurodegenerazione nel sangue permettono, ai pazienti con demenza o Alzheimer, di ricevere un trattamento efficace o gestire la loro condizione progressiva prima che si verifichi un danno cerebrale significativo.

La malattia di Alzheimer può attualmente essere diagnosticata utilizzando le scansioni cerebrali solo dopo che si è mostrato qualche sintomo, come un disturbo comportamentale o della memoria.

Quando i sintomi emergono, spesso è troppo tardi per trattare i pazienti in modo efficace. Sebbene si creda che i primi marcatori della malattia siano presenti nel sangue, il loro numero è talmente esiguo da renderne impossibile il rilevamento. Tuttavia, la tecnologia sviluppata e brevettata dal Nanomedicine Lab dell'Università di Manchester consente di amplificare e analizzare piccoli segnali ematici che potrebbero descrivere in modo non invasivo l'insorgenza della patologia.

La nanotecnologia implica la creazione e la manipolazione di materiali su scala nanometrica. Un nanometro è un milionesimo di millimetro: per fare un raffronto, un capello umano ha un diametro di circa 70.000 nm, mentre un globulo rosso misura circa 5.000 nm.


Marilena Hadjidemetriou, ricercatrice principale dello studio e docente di nanomica, ha affermato: "È probabile che le informazioni nascoste nel sangue facciano eco alla complessa cascata di eventi che si verificano nel cervello dei malati di Alzheimer. Volevamo progettare una piattaforma nanotecnologica per il prelievo del sangue al fine di scoprire queste informazioni e identificare i primi segnali allo stadio di pre-malattia, prima cioè dell'inizio della formazione della placca amiloide nel cervello". Le placche amiloidi sono ammassi di frammenti proteici tossici per le cellule nervose.

I ricercatori hanno utilizzato la nanotecnologia per migliorare la sensibilità della spettrometria di massa, una tecnica utilizzata per analizzare i modelli delle proteine nel sangue. Hanno usato minuscole sfere di dimensioni nanometriche, chiamate liposomi, come strumento per estrarre proteine specifiche dalla malattia dal sangue. Quando sono state iniettate nei topi con Alzheimer, le nanoparticelle hanno 'attirato' spontaneamente sulla loro superficie centinaia di proteine associate alla neurodegenerazione. Queste sono stati poi recuperate intatte e sono state analizzate. Kostas Kostarelos, professore di nanomedicina presso l'Università di Manchester, ha dichiarato: "Speriamo che questi primi segnali premonitori della malattia di Alzheimer possano un giorno essere trasformati in un semplice esame del sangue".

(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)

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Autore (Cognome Nome)
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Anno Pubblicazione2021
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LinguaInglese
OriginaleSi
Data dell'articolo2021-03-17
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FonteThe Independent
Subtitolo in stampaThe Independent, 17-03-2021
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)
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Parole chiave: Malattia di Alzheimer Ricerca Tecnologia