(function() { var ga = document.createElement('script'); ga.type = 'text/javascript'; ga.async = true; ga.src = ('https:' == document.location.protocol ? 'https://' : 'http://') + 'stats.g.doubleclick.net/dc.js'; var s = document.getElementsByTagName('script')[0]; s.parentNode.insertBefore(ga, s); })();
Iscrizione newsletter Chiudi

Registrati alla Newsletter, per essere sempre aggiornato.

* Campo obbligatorio

Indirizzo Email

*

Nome

Cognome

Tipologia Utente:

*
*
Carta d'Identità Centro Studi 50&Più Chiudi

G. Sullivan Michele

Missing Out on Sleep in Midlife May Increase Dementia Risk

www.aarp.org, 02-05-2021

Un recente studio ha rilevato che le persone che hanno dormito regolarmente sei ore o meno a notte tra i 50, i 60 e i 70 anni hanno circa il 30% in più di probabilità di sviluppare la demenza rispetto a quelle che hanno riposato sette ore. L'aumento del rischio persiste anche quando gli scienziati hanno tenuto conto della salute fisica e mentale, nonché del rischio genetico per la malattia di Alzheimer.

Questo rapporto, tuttavia, offre un vantaggio unico rispetto a quelli precedenti, ha detto all'AARP - l'Associazione americana dei pensionati - l'autrice principale dello studio, Séverine Sabia. "La maggior parte degli studi precedenti erano basati su individui di età pari o superiore a 65 anni", ha affermato Sabia, epidemiologa presso l'Istituto francese di salute e ricerca medica (INSERM) di Parigi e presso l'University College di Londra, in Inghilterra. "La novità di questo studio evidenzia che il lungo periodo di follow-up (fase di controllo) ha permesso di valutare l'associazione tra la durata del sonno all'età di 50 anni e il rischio di demenza in età avanzata". Quello che i ricercatori hanno scoperto è stata una "associazione  tra la durata del sonno breve e persistente tra i 50 e i 70 anni e l'aumento del rischio di demenza".

Anche se lo studio di Sabia non definisce questa associazione con certezza, suggerisce però che il sonno breve persistente nella mezza età, potrebbe essere un fattore chiave della demenza dopo decenni, ha concluso Brendan Lucey, MD, professore associato di neurologia presso la Washington University School of Medicine ed esperto nel rapporto tra sonno e malattia di Alzheimer.

(Sintesi redatta da: D'Amuri Vincenzo)

Approfondimenti on line
TORNA ALLA PAGINA PRECEDENTE     AGGIUNGI AI PREFERITI     I MIEI PREFERITI
Autore (Cognome Nome)G. Sullivan Michele
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione
Pagine
LinguaInglese
OriginaleSi
Destinatari
  • Persone anziane
Data dell'articolo2021-05-02
Numero
Fontewww.aarp.org
Approfondimenti Onlinewww.aarp.org/health/dementia/info-2021/short-sleep-dementia-link
Subtitolo in stampawww.aarp.org, 02-05-2021
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: D'Amuri Vincenzo)
Volume
Approfondimenti
Approfondimenti on line
G. Sullivan Michele
Attori
Parole chiave: Malattia di Alzheimer Ricerca Disturbi del sonno