Le vampate di calore sono sintomi tipici della menopausa. Si possono però presentare anche prima, nella fase di transizione che conduce alla fine del ciclo mestruale. Il rimedio più efficace - per combattere non solo questo ma anche tutti gli altri sintomi - resta la terapia ormonale.
Alcune donne però non possono purtroppo seguirle. Proprio per questo motivo sono in arrivo nuovi farmaci, non ormonali, che promettono di essere molto efficaci e di cui si è parlato a Cleveland, alla convention della North American menopause society (Nams).
Al congresso si è sottolineato come sempre più studi abbiano ormai accertato che le vampate non siano solo un fastidio passeggero, ma possano influenzare la salute del cuore. Più intense e frequenti sono, più chi ne soffre è a rischio non solo di avere malattie cardiovascolari ma di sviluppare anche altri fattori di rischio come pressione e glicemia alte, Hdl basso, aterosclerosi e osteoporosi. Quattro-cinque vampate al giorno possono rientrare nella norma, ma se il numero arriva a 10-15 e si manifestano soprattutto di notte, intaccando la qualità del sonno, il consiglio è di rivolgersi subito allo specialista per un trattamento adeguato.
Si stima che il 25% delle donne adottino un rimedio farmacologico per il trattamento dei sintomi vasomotori - spiega Susan Reed, della University of Washington School of Medicine, presente al congresso di Cleveland -. Oggi abbiamo a disposizione pillole, cerotti e gel, ma in questi ultimi dieci anni non ci sono stati nuovi farmaci. Invece speriamo di vedere un cambio di passo nei prossimi due anni, quando arriveranno sul mercato muove molecole.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)