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Vigna Alice

Meglio grassi e in forma o magri in affanno?

Il Corriere della Sera, 08-04-2018, p.48

Diversi studi negli ultimi decenni hanno evidenziato come non sempre un peso eccessivo influisce sulla longevità. Si è visto, infatti, che chi è in buona forma, indipendentemente dal peso, è più protetto. Quello che è più dannoso, spiega Ferruccio Santini, presidente della Società Italiana dell’Obesità è il grasso viscerale attorno agli organi, responsabile della pancia. Quindi tra indice corporeo e misura del girovita la seconda è più indicativa. Inoltre la quantità relativa di grasso e muscoli fa la differenza, poiché il muscolo produce ormoni favorevoli per lo stato di salute generale, quindi una buona massa muscolare è associata a un miglioramento della qualità e della durata di vita. Il modo migliore per prevenire l’obesità è quindi fare esercizio fisico e, anche se per i casi più estremi servono esercizi particolari, tutti possono allenarsi, proprio perché con il movimento diminuisce il grasso interno che fa più male. A conferma di ciò arrivano i dati raccolti su più di 14 mila uomini, che indicano come con l’andare degli anni è meglio restare attivi che non avere un modesto aumento di peso. C’è però da spiegare il paradosso dell’obesità, per il quale ci sarebbe una sorta di obesità «metabolicamente sana», che non porta ipertensione, diabete o alterazioni dei lipidi nel sangue o, come segnalato in alcuni studi, che addirittura migliorerebbe la sopravvivenza rispetto ai normopeso. Santini spiega che, fermo restando l’effetto protettivo della forma fisica, per molte patologie (tumori, infezioni, e altro) essere magri è uno svantaggio; si hanno meno risorse fisiche e nelle fasi terminali si muore prima. Generalmente quindi l’obesità accorcia comunque le aspettative di vita, anche se, in fase terminale, chi pesa di più ha più grassi a cui attingere anche per il funzionamento del cuore. E’ da poco stata pubblicata su Jama Cardiology un’indagine dove sono state seguite per 50 anni quasi 200 mila persone, da cui risulta che l’aspettativa di vita di chi è sovrappeso od obeso è inferiore, e soprattutto sviluppa prima le malattie cardiovascolari. Sono le donne soprattutto che hanno un’aspettativa di vita inferiore se in sovrappeso.

(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)

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Autore (Cognome Nome)Vigna Alice
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2018
Pagine48
LinguaItaliano
OriginaleNo
Data dell'articolo2018-04-08
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
FonteIl Corriere della Sera
Subtitolo in stampaIl Corriere della Sera, 08-04-2018, p.48
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)
Volume
Approfondimenti
Vigna Alice
Parole chiave: Longevità Obesita Ricerca