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Many over-65s still at risk of loneliness - Per molti over 65 la solitudine è ancora un rischio

the Guardian, 24-05-2021

Circa un milione di over 65 anni nel Regno Unito rimarrà a rischio di solitudine cronica nonostante l'allentamento delle restrizioni sul Coronavirus,secondo diverse no profit inglesi. Older People’s Task and Finish, che fa parte del Department for Digital, Culture, Media and Sport Tackling Loneliness Network, avverte che la solitudine, l’isolamento sociale e il vivere soli sono tutte situazioni associate a un aumento del rischio di morte prematura.

Il Network, co-presieduto da Independent Age e Alzheimer’s Society, ha rilevato che solo il 7% delle 96 organizzazioni di sostegno e assistenza intervistate è tornato al servizio normale. Quasi tre quarti delle persone anziane intervistate nel loro sondaggio hanno affermato di non aver ricevuto o di avere un sostegno significativamente inferiore da parte degli enti di beneficenza su cui avevano fatto affidamento prima della pandemia.

"Non basta allentare le restrizioni", ha detto Deborah Alsina, amministratore delegato di Independent Age. Una minoranza considerevole di anziani, infatti, conduce un’esistenza difficile come ai tempi del lockdown.

"Gli effetti collaterali estremamente dannosi del blocco - lunghi periodi di isolamento, la perdita di routine e di interazione sociale - hanno causato un significativo crollo nella salute psico/fisica. Per non parlare del deterioramento di chi è affetto da demenza - ha detto Fiona Carragher, direttore della ricerca presso l'Alzheimer's Society -. Molte persone temono che il loro isolamento e la loro solitudine continueranno anche man mano che le restrizioni si attenueranno, perché i servizi di supporto che hanno utilizzato in precedenza sono stati chiusi o devono ancora essere ripristinati".

Un ulteriore sondaggio condotto da Age UK ha rilevato che, rispetto a prima della pandemia, un intervistato su tre afferma di avere meno energia, uno su quattro non è in grado di camminare come prima e uno su cinque si sente meno stabile in piedi. Inoltre, uno su cinque ha più difficoltà a ricordare e più di uno su quattro si sente meno sicuro quando trascorre del tempo con la famiglia. "Questa pandemia ha accelerato l'invecchiamento per milioni di persone anziane", ha affermato Caroline Abrahams, direttrice di beneficenza di Age UK. "Secondo la nostra ricerca, un terzo di tutte loro è ancora in difficoltà".

Emily Kenward, fondatrice della onlus Time to Talk Befriending, ha sottolineato che la pandemia ha avuto un impatto catastrofico sulla fiducia degli anziani: "Ho perso il conto delle volte in cui ho sentito persone anziane dirci di non voler più vivere perché si sentono invisibili e sole", ha detto.

(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)

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Autore (Cognome Nome)
Casa Editrice, città
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Anno Pubblicazione2021
Pagine
LinguaInglese
OriginaleSi
Data dell'articolo2021-05-24
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
Fontethe Guardian
Subtitolo in stampathe Guardian, 24-05-2021
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)
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Approfondimenti
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Parole chiave: Anziano non autosufficiente Malattia di Alzheimer Solitudine