Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Parkinson’s Disease, due purine, caffeina e urato, sono associate a un rischio ridotto di sviluppare la malattia di Parkinson.
«Caffeina e urato possiedono proprietà neuroprotettive. Sappiamo che in modelli animali hanno già mostrato proprietà protettive nei confronti della malattia di Parkinson» spiega Rachit Bakshi, del Massachusetts General Hospital e della Harvard Medical School, di Boston.
Infatti, le probabilità di sviluppare la malattia di Parkinson diminuivano in modo significativo con l’aumento del consumo di caffeina, in modo dipendente dalla concentrazione, tra le persone posizionate nei vari quintili di consumo, anche dopo aggiustamento per età, sesso, indice di massa corporea e urato nel sangue.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)