Bassi livelli di alcuni micronutrienti si associano a misure di pre-fragilità e fragilità ossea nell’anziano, stando ai risultati di uno studio pubblicato su the Journal of Post-Acute and Long-Term Care Medicine. Nello specifico, lo studio ha valutato l’associazione esistente tra tre strumenti per la valutazione della fragilità e i livelli circolanti di alcuni micronutrienti (luteina, zeaxantina, folati vitamina B12 e vitamina D) in un campione ampiamente rappresentativo di 4.068 irlandesi di età uguale o superiore a 50 anni, residenti in comunità protette.
(Fonte: tratto dall'articolo)