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Brenna Elenka

Legami familiari e cura degli anziani in Europa

Prospettive Sociali e Sanitarie, 3/2021, LI, 2021, pp.14-17

Quali sono le differenze a livello europeo nell’assistenza figli/genitori anziani? Dall’analisi dei dati SHARE, una banca dati che contiene informazioni sulle condizioni economiche, familiari, sociali e di salute degli individui, emerge una variabile determinante dei diversi legami che intercorrono fra genitori anziani e figli che è quella data dalla distanza tra le abitazioni dei figli e quelle dei genitori. Spesso la scarsa autonomia dei genitori anziani e/o o la ricerca di un aiuto nella cura dei bambini da parte dei figli che hanno ancora un ruolo genitoriale attivo, spinge una delle due parti ad avvicinarsi all’altra ma anche questa attitudine varia al variare dei Paesi Europei, con una probabilità maggiore che questo evento si verifichi nei Paesi del Sud Europa. 

I dati SHARE mostrano che, per ogni dimensione osservata, l’Italia, insieme alla Spagna, si distanzia – spesso in maniera notevole – dai Paesi del Centro e del Nord Europa. In particolare, l’Italia mostra la percentuale maggiore di figli che assistono gli anziani genitori, insieme a un impegno di cura più spesso giornaliero rispetto al resto d’Europa. A dimostrazione di questi legami forti, in Italia il 38% dei figli ultracinquantenni vive in abitazioni che distano meno di un km dal domicilio materno (media europea 24%) e più di 2 figli over-50 su 10 vivono nello stesso palazzo o nello stesso nucleo familiare della madre. Se si guarda il dato di Svezia o di Francia questo valore si abbassa rispettivamente a 0,13 e 0,5 ogni 10 individui. 

Il legame personale genitori-figli è talmente forte che il 60% degli italiani ultracinquantenni dichiara di avere un contatto personale o telefonico con la propria madre ogni giorno, rispetto a un dato svedese del 14%. Ancora, l’anziano che riceve assistenza da un familiare, rispettivamente nelle cure personali, nelle faccende domestiche o nelle pratiche burocratiche, ha una probabilità molto alta di riceverlo ogni giorno se risiede in Italia, mentre la frequenza diventa più spesso settimanale se il rispondente over-65 risiede in Francia o Svezia. 

I dati esaminati indicano che l’Italia è ancora un Paese con una società familicentrica, che si basa sui legami familiari per far fronte sia alle esigenze di cura di una popolazione che invecchia, sia alle richieste di reciproco aiuto che si manifestano in via intergenerazionale. Riguardo a quest’ultimo aspetto, al nostro Paese spetta il primato europeo per percentuale di nonni (41% versus 15% dato medio) che ogni giorno dedicano il proprio tempo per assistere i nipoti (dati SHARE, 2017).

 I Paesi dell’Europa meridionale come Spagna e Italia si distinguono per percentuali relativamente alte di figli che forniscono supporto ai genitori, a conferma della visione familista dei Paesi mediterranei. I Paesi del Centro e Nord Europa, invece, presentano percentuali minori per la categoria dei figli, compensate da valori più alti di amici e vicini di casa. Questi ultimi si distinguono soprattutto in Danimarca (23%) e Francia (17%).

(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)

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Autore (Cognome Nome)Brenna Elenka
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2021
Pagine14-17
LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo19000101
Numero3/2021
Fonte
Approfondimenti Online
FonteProspettive Sociali e Sanitarie
Subtitolo in stampaProspettive Sociali e Sanitarie, 3/2021, LI, 2021, pp.14-17
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)
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Parole chiave: Europa Famiglia Rapporto figli adulti genitori anziani