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Breda Maria Grazia

La beffa dei Leps, il "sociale" che emargina i malati non autosufficienti

Prospettive - I nostri diritti sanitari e sociali (ex Prospettive Assistenziali), 216-4/2021, 2022, pp.40-45

La Legge n. 134 del 30 dicembre 2021, (Legge di Bilancio 2022), ha introdotto (Art. 1, commi 159-171) i nuovi Leps – Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali, strettamente imparentati con i noti Lea – Livelli Essenziali di Assistenza ma specifici per i soggetti anziani non autosufficienti o con ridotta autonomia.

I Leps – si legge nel testo della norma – “sono costituiti dagli interventi, dai servizi, dalle attività e dalle prestazioni integrate che la Repubblica assicura, […], con carattere di universalità su tutto il territorio nazionale per garantire qualità della vita, pari opportunità, non discriminazione, prevenzione, eliminazione o riduzione delle condizioni di svantaggio e di vulnerabilità”. 

Il termine “livelli essenziali” farebbe pensare a una conquista di diritti universalmente esigibili, ma in realtà sono condizionati dalle risorse stanziate (che arriveranno al tetto di 300 milioni nel 2025) e escludono coloro che hanno solo necessità di prestazioni sanitarie. I Leps ineriscono all’area delle politiche sociali che fa capo all’art. 38 della Costituzione e sono realizzati dagli Ambiti Territoriali Sociali (Ats), i cui interventi sono però limitati ai cittadini inabili al lavoro e sprovvisti dei mezzi necessari per vivere (riferimento art. 38). Si parla cioè del 3-5% degli utenti che devono ricevere obbligatoriamente prestazioni sanitarie di lungo periodo, in quanto non autosufficienti. Finora con il PNRR il Governo ha posto le basi per il solo potenziamento dell’Adi, una prestazione che da sola non soddisfa le esigenze dei malati cronici non autosufficienti di cui gli anziani rappresentano la parte più rilevante (Long term care). 

Tenuto conto che le risorse del Fondo sanitario nazionale sono più consistenti di quelle del Fondo per le politiche sociali e per la non autosufficienza, e che le prestazioni dei Lea (che non contemplano la valutazione escludente del livello socio-economico) non possono essere condizionate dalle risorse, è forse miope trascurare la platea amplissima dei potenziali utenti del SSN confinandoli nei Leps, dove pochi otterrebbero qualche prestazione per di più senza il contenuto sanitario che sarebbe loro necessario? E questo nonostante il ministro Speranza abbia più volte parlato della casa come “primo luogo di cura”, portando entro il 2026 la presa in carico con prestazioni Adi – una media di 18 ore l’anno – dal 6 al 10% degli over 65. 

Resta dunque il grande vuoto dell’assistenza ai malati cronici non autosufficienti che hanno bisogno a domicilio, delle stesse cure fornite in ospedale o nelle Rsa, e che finora possono rimanere nella loro abitazione solo contando sui congiunti, che si fanno carico degli oneri che la legge 833/1978 pone in capo alla sanità. Forse è opportuna una modifica dell’art. 22 del DPCM sui Lea, chiedendo che nel provvedimento di riordino degli interventi per la non autosufficienza, previsto nel PNRR per il 2023, sia inserito come Lea all’art. 22 la previsione per tutti i malati cronici non autosufficienti di ogni età, con esigenze di LCT, di un contributo o assegno di cura universalistico calibrato sulla base delle loro esigenze all’interno di un progetto individuale di cui è titolare l’Asl di residenza, che si prenda in carico anche i familiari che volontariamente accettano di svolgere alcune prestazioni di accudimento sotto il monitoraggio dei sanitari. Se avranno l’esigenza di prestazioni sociali e rientreranno tra gli aventi diritto ex art. 38 della Costituzione, potranno chiedere gli interventi aggiuntivi e non sostitutivi di quelli sanitari ai comuni (Ats).

(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)

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Autore (Cognome Nome)Breda Maria Grazia
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2022
Pagine40-45
LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo19000101
Numero216-4/2021
Fonte
Approfondimenti Online
FonteProspettive - I nostri diritti sanitari e sociali (ex Prospettive Assistenziali)
Subtitolo in stampaProspettive - I nostri diritti sanitari e sociali (ex Prospettive Assistenziali), 216-4/2021, 2022, pp.40-45
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)
Volume
Approfondimenti
Breda Maria Grazia
Attori
Parole chiave: Anziano non autosufficiente Assistenza Domiciliare Assistenza Domiciliare Integrata