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Toccafondi Lara, Vignani Gianna

Innovazione tecnologica e servizi sociosanitari e assistenziali

Prospettive Sociali e Sanitarie, 2/2022, 2022, pp.15-18

Per quanto riguarda i lavori di cura, in particolare i servizi sociosanitari per la terza età, la Commissione Europea, con programmi che riguardano la ricerca, la salute, gli interventi sociali, continua a promuovere iniziative che hanno alla base l’innovazione tecnologica (The European Innovation Partnership on Active and Healthy Ageing, Active Assistive Living…). Una scelta dettata dall’andamento demografico che richiede un aggiornamento delle politiche di protezione sociale cercando al contempo di ottimizzare le risorse e mantenere una buona qualità di vita.

La pandemia ha accelerato le soluzioni digitali, ma la strada per la digitalizzazione richiede soprattutto la capacità di ripensare i servizi e il rapporto operatori/utenti. Inoltre entrambi devono acquisire un livello base di competenze digitali, cui si accompagna, una buona capacità di orientarsi nel mercato delle soluzioni tecnologiche da parte degli organizzatori (ad esempio UP Umanapersone). Uno spazio particolare spetta poi al tema della privacy e della sicurezza, che richiede nuove competenze e sensibilità. Accanto a ciò il tema dell’Intelligenza Artificiale, per l’analisi dei big data attraverso i quali spiegare e vedere gli eventi per individuare fattori predittivi di diversi tipi di fragilità e deterioramento fisico/cognitivo così da effettuare interventi di sostegno precoci ed efficaci.

Le soluzioni tecnologiche sul mercato sono notevoli, ma spesso non sono state sviluppate in stretta collaborazione con il personale sanitario e sociale o perché mancano le competenze per utilizzare in modo appropriato gli strumenti tecnologici a disposizione. Ciò richiede l’opportunità di creare forme di partneriariato per colmare eventuali gap funzionali attraverso lo scambio reciproco di know how e, a cascata, segnala l’importanza del co-design, ovvero il coinvolgimento degli utenti finali, anziani, familiari e operatori, fin dalla fase della progettazione delle tecnologie.

È necessario, infine, integrare in modo efficiente le tecnologie nei processi lavorativi per migliorare la qualità del lavoro e del servizio. A tutto ciò si può arrivare attraverso una formazione universitaria e professionale all’altezza delle nuove sfide. Del resto, il gap formativo nei curricula dei percorsi universitari è testimoniato dagli stessi piani didattici, che contemplano solo, e non sempre, l’acquisizione di crediti per generiche competenze informatiche. Tra i contenuti da inserire nei percorsi universitari: le diverse tecnologie assistive, la digitalizzazione e l’uso degli strumenti high-tech, l’ambiente normativo della digitalizzazione e la regolamentazione nazionale ed europea, la valutazione di impatto sugli assistiti.

(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)

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Autore (Cognome Nome)Toccafondi Lara, Vignani Gianna
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2022
Pagine15-18
LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo19000101
Numero2/2022
Fonte
Approfondimenti Online
FonteProspettive Sociali e Sanitarie
Subtitolo in stampaProspettive Sociali e Sanitarie, 2/2022, 2022, pp.15-18
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)
Volume
Approfondimenti
Toccafondi Lara, Vignani Gianna
Attori
Parole chiave: Servizi assistenziali Servizi sanitari Welfare Tecnologia