È un mondo lontanissimo, quello raccontato dai 35 "nonni" di Fossato di Vico nel libro "I nonni si raccontano", edito dal circolo Acli Ora et Labora con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia.
L'opera, pensata anche per restare in contatto con i nonni durante la solitudine della pandemia, contiene 35 racconti brevi frutto di una raccolta di testimonianze coordinata da William Stacchiotti tra gli anziani di Fossato di Vico e le sue frazioni, nati tra il 1923 e il 1951.
È il ritratto di un'Italia e di un'Umbria alle prese o appena uscita dalla seconda guerra mondiale o all'inizio del boom economico. Sottolineato dal curatore il lavoro nelle campagne, la difficoltà nel raggiungere gli edifici scolastici e nel reperire il materiale scolastico, la ripetitività dei cibi e talvolta la scarsità degli stessi, la complessità nel curarsi almeno prima dell’avvento di un sistema sanitario universale e gratuito, il ruolo straordinario dei medici condotti, l’attesa delle feste - in particolare quelle religiose - e la gioia di partecipare a fiere e mercati, momenti di svago e di gioco indimenticabili.
L’autore ha concluso il suo intervento auspicando che questo testo, pieno di racconti autentici e genuini, possa divenire un piccolo riferimento, una sorte di radice in cui le nuove generazioni possano ritrovarsi. Ognuno, ha detto, dovrebbe un po’ sentirsi figlio o nipote di queste storie fatte di sacrifici, rinunce, voglia di rinascita, coraggio, fiducia nel futuro, in quanto quello che è stato raggiunto finora, lo dobbiamo in gran parte ai nostri nonni, agli anziani di oggi, che hanno ancora tanto da trasmetterci e da insegnarci.
"Un mondo povero ma pieno di dignità nella sua semplicità - ha chiosato nel suo intervento il professor Antonio Pieretti, già pro rettore dell'Università di Perugia -, ricco di valori che si riconoscevano in tradizioni radicate come le fiere popolari, gli appuntamenti religiosi, i rituali della campagna".
Il professor Pieretti ha chiuso il proprio intervento invitando a far leggere il libro ai figli ed ai nipoti spronandoli a dare delle proprie impressioni, in futuro magari riversandole in un altro libro. È un modo importante per riavvicinarli alla propria realtà, che spesso non conoscono e che è invece legata indissolubilmente alle generazioni che li hanno preceduti e che tanto gli hanno lasciato in dote.
(Sintesi redatta da: Lupini Lucio)