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Carrino Antonella

I fattori di rischio per la salute degli italiani dal Global Burden of Diseases, Injuries and Risk Factors Study

21-11-2019

Dal Global Burden of Diseases, Injuries and Risk FactorsStudy (Gbd) 2017 (studio epidemiologico osservazionale sui fattori di rischio per la salute mondiale) emerge che l'Italia ha oggi due emergenze: l’invecchiamento della popolazione e una graduale riduzione dei finanziamenti per la sanità, sfide importanti per il futuro dello stato di salute dello Stivale.  

Lo studio è stato pubblicato su ‘The Lancet Public Health’ e ha analizzato i dati di salute del nostro Paese fra  il 1990 e il 2017 mettendoli a confronto con quelli di altri 15 Paesi dell’Europa occidentale. Ne è emerso che la qualità del sistema sanitario universale e gli stili di vita degli italiani hanno migliorato lo stato di salute generale degli italiani rispetto ad altri Stati sviluppati. Nel 2017, l’aspettativa di vita e il punteggio dell’indice di accesso e qualità delle cure sanitarie (Haq) in Italia sono risultati tra i più alti a livello globale, con un’aspettativa di vita alla nascita che ha raggiunto gli 85,3 anni perle donne e gli 80,8 per i maschi. In tal modo, il nostro Paese si classifica ottavo a livello mondiale per le femmine e sesto per i maschi. Il punteggio Haq (Health Assessment Questionnaire di valutazione qualità della vita e disabilità) è risultato di 94,9 nel 2016 rispetto a81,5 nel 1990, mantenendo l’Italia al nono posto a livello mondiale. Fin qui le buone notizie.

Tuttavia, si legge nello studio, l’invecchiamento della popolazione sta causando un aumento del carico di malattie specifiche, come l’Alzheimer e altre forme di demenza inoltre, il  numero di anni persi a causa della malattia, misurato con l’indice daly (Disability-adjusted life year) è in crescita, nel periodo considerato, del 77,9%.

Un altro dato che emerge dalla ricerca riguarda i fattori di rischio comportamentali,che sono potenzialmente modificabili ed hanno da noi ancora un forte impatto, specie sulle malattie cardiovascolari e sui tumori.

“L’Italia ha celebrato il 40° anniversario dell’istituzione del suo Servizio sanitario nazionale, fondato sui principi guida di universalità, equità e solidarietà – commenta Natasha Azzopardi-Muscat, presidente della European Public Health Association (Eupha) – e questo studio fa luce sulle tendenze epidemiologiche nel Paese negli ultimi 27 anni. Come chiaramente sottolineato dagli autori, in Italia nel 2017 le persone vivono più a lungo, muoiono di meno per malattie specifiche come la cardiopatia ischemica e l’ictus, e la maggior parte delle persone mostra comportamenti più sani rispetto al 1990. Allo stesso tempo, questo miglioramento delle condizioni a livello individuale, combinato con una bassa fertilità, ha contribuito al forte invecchiamento della popolazione e a un aumento dell’onere delle malattie associate all’invecchiamento”.

“I determinanti del quadro complessivo che emerge per l’Italia, sia nel tempo, che rispetto ad altri Paesi – aggiunge l’esperta – non sono facilmente attribuibili a un singolo fenomeno e non possono essere collegati solo a un servizio sanitario nazionale ben funzionante”.

Il presidente della European Public Health Association ha messo inoltre in guardia l’Italia dagli effetti che i fattori di rischio comportamentale comportano sulla diffusione delle condizioni croniche dei suoi cittadini. Sebbene dalla ricerca emergano risultati incoraggianti quanto a riduzione del fumo e del consumo di alcol e, nonostante l’Italia abbia una lunga tradizione della dieta mediterranea, tuttavia ha il secondo più alto tasso di obesità infantile in Europa. Un elemento che probabilmente influenzerà negativamente la salute della popolazione in futuro. Anche il modo in cui la recente crisi finanziaria ha colpito la salute non si è concretizzato solo in tagli alla spesa sanitaria ma ha avuto riflessi anche su una insufficiente modifica dei fattori di rischio comportamentali. I dati emersi da questo studio potranno essere utili ai decisori politici anche per prevenire “derive di cronicità collegate al progressivo invecchiamento della popolazione".

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Autore (Cognome Nome)Carrino Antonella
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2019
Pagine
LinguaItaliano
Data dell'articolo19000101
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
Subtitolo in stampa21-11-2019
Fonte da stampare
Volume
Approfondimenti
Carrino Antonella
Attori
Parole chiave: Analisi comparative Benessere Ricerca