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I vedovi sono più vulnerabili al declino cognitivo

www.quotidianosanita.it, 27-04-2018

Le persone anziane che rimangono vedove presentano un rischio maggiore di declino cognitivo. Due gli antidoti per arrestare questo fenomeno: un alto livello di istruzione o avere almeno un fratello in vita. È quanto emerge da una ricerca pubblicata su The American Journal of Geriatric Psychiatry e condotta da un team di scienziati guidato da Giyeon Kim, della Chung-Ang University di Seoul. I ricercatori hanno analizzato i dati relativi a 6.766 adulti americani di oltre 50 anni di età che avevano preso parte al 1996-2012 Health and Retirement Study. Questo ampio studio aveva valutato la condizione di vedovanza, i punteggi dei test di funzionamento cognitivo e altri fattori come istruzione, secondo matrimonio, stato di salute e membri viventi della famiglia. I punteggi cognitivi per chi aveva perso il coniuge erano costantemente di mezzo punto più bassi rispetto a chi non era vedovo. Inoltre, ogni ulteriore anno di vedovanza diminuiva il punteggio di un quarto di punto. Allo stesso tempo, avere un alto livello di istruzione o almeno un fratello vivente si mostrava un fattore preventivo del declino associato alla vedovanza.

(Fonte: tratto dall'articolo)

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LinguaItaliano
OriginaleNo
Data dell'articolo2018-04-27
Numero
Fontewww.quotidianosanita.it
Approfondimenti Onlinewww.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=61196
Subtitolo in stampawww.quotidianosanita.it, 27-04-2018
Fonte da stampare(Fonte: tratto dall'articolo)
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