Secondo uno studio inglese compiuto su più di 2.000 pazienti over 50 con problemi di udito che avevano già problemi di memoria qualificati come deterioramento cognitivo lieve, adoperare un apparecchio acustico può ritardare di almeno 2 anni l'insorgere della demenza. La ricerca ha rilevato che due terzi di coloro che hanno utilizzato apparecchi acustici hanno sviluppato demenza nei successivi cinque anni. Tuttavia, i quattro quinti dei non udenti hanno sviluppato la malattia. Precedenti ricerche hanno dimostrato che la perdita dell'udito aumenta il rischio di demenza del 90% e che un lieve deterioramento cognitivo colpisce fino al 20% degli over 65.
Magda Bucholc, autrice principale dello studio dell'Ulster University, ha affermato che l'uso di apparecchi acustici "è stato associato a una conversione più lenta di due anni alla demenza". Ha anche aggiunto che la percentuale dei partecipanti allo studio che non avevano sviluppato alcuna la demenza a distanza di 5 anni dalla diagnosi di base di lieve degenerazione, era del 19% per i non utilizzatori di apparecchi acustici e del 33% per coloro che utilizzano apparecchi acustici. Il dottor Ralph Holme, del Royal National Institute for Deaf People Charity, ha affermato: "Questa nuova ricerca supporta l'opinione crescente che l'uso di apparecchi acustici possa aiutare a rallentare la sua insorgenza".
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)