Regole ferree e precise per la gestione degli isolamenti e delle quarantene, per l’utilizzo/interpretazione dei test antigenici rapidi e l’individuazione di setting appropriati in ordine alla severità clinica.
Questi, in sintesi, i nuovi atti di indirizzo per la gestione dei pazienti positivi covid-19 nella rete territoriale di Rsa e Rsd, approvati dalla Giunta regionale lombarda e illustrati in conferenza stampa dall’assessore al Welfare, Giulio Gallera.
Gallera, sintetizzando il provvedimento, ha spiegato che “il Sistema prevede l’ingresso nelle strutture degli ospiti cui sia accertata la negatività e l’immediato trasferimento di coloro che dovessero positivizzarsi durante la permanenza”.
L’aggressività di questo virus ha quindi spinto la Giunta lombarda ad attivare “1.500 posti letto sub acuti e a valorizzare un’offerta sanitaria strutturata per ricoverare sia chi usciva dagli ospedali che chi si positivizzava in queste strutture”.
Sono previsti inoltre test a tappeto dentro le Rsa. Ogni 15 giorni saranno sottoposti a test ospiti e operatori con l’obiettivo di testare anche i parenti.
Altro tema importante è quello relativo alla gestione dei numerosi pazienti asintomatici o paucisintomatici.
Nelle Rsa - secondo Gallera – non rientra nessuno dei positivi che esce dall’ospedale. I pazienti positivi escono dalla Rsa e vanno in ospedale o nel setting più interessato. I contatti stretti possono rimanere all’interno solo delle strutture che possono mantenerli in sicurezza e possono garantire l’isolamento.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)