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Palmieri Marcello

Eutanasia, i paletti della Consulta

Avvenire, 23-11-2019, p.10

Il medico non è obbligato ad aiutare un paziente a togliersi la vita: solo non è punibile per il reato di aiuto nel suicidio, previsto dall’articolo 580 del Codice penale, se il malato versa in alcune specifiche condizioni. E attenzione: tra queste, vi è l’effettivo coinvolgimento del malato in un percorso di cure palliative. Piantando nella sentenza depositata ieri questi precisi paletti, la Corte costituzionale ha innalzato gli argini entro i quali dovrà muoversi la nuova legge sul fine vita. D’ora innanzi, dunque, sarà penalmente tollerato l’aiuto al suicidio, ma solo quando presto prestato a una persona sottoposta a trattamenti di sostegno vitale, affetta da una patologia irreversibile, fonte di intollerabili sofferenze fisiche o psicologiche, che resti tuttavia pienamente capace di prendere decisioni libere e consapevoli. Precisa però la Consulta che «in accordo con l’impegno assunto dallo Stato con la citata legge [...] il coinvolgimento in un percorso di cure palliative deve costituire [...] un prerequisito della scelta, in seguito, di qualsiasi percorso alternativo da parte del paziente».

(Sintesi redatta da: Linda Russo)

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Autore (Cognome Nome)Palmieri Marcello
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2019
Pagine10
LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo2019-11-23
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
FonteAvvenire
Subtitolo in stampaAvvenire, 23-11-2019, p.10
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Linda Russo)
Volume
Approfondimenti
Palmieri Marcello
Attori
Parole chiave: Eutanasia Fine vita Giurisprudenza