Pat Bennety di 68 anni, mentre la Sla le bloccava progressivamente i muscoli usati per parlare, ha improvvisamente riscoperto il contatto con gli altri. Ha accolto la novità con gioia, circondata dai neuro scienziati dell’università di Stanford che le hanno letteralmente estratto i pensieri dalla testa.
Contemporaneamente all’università della California a Berkeley un'altra donna di nome Ann provava una sensazione simile. Paralizzata a causa di un'emorragia cerebrale ha fatto sgorgare le parole dal cervello mentre un fascio di elettrodi ne registrava l’attività elettrica.
Trasferite da un cavo (ma si sta studiando anche una trasmissione senza fili), quelle parole che i muscoli non riuscivano ad articolare sono comparse su uno schermo di fronte a lei, pronunciate da una figura digitale con sembianze molto simili alle sue e capace anche di tradurre le espressioni del viso: un Avatar in grado di rompere silenzio e solitudine. I due esperimenti pubblicati contemporaneamente su Nature portano a una conclusione comune: la lettura del pensiero sta diventando una realtà.
(Sintesi redatta da: D'Amuri Vincenzo)