Il nuovo piano del Governo Britannico, che comprende gravi restrizioni sul piano dell’immigrazione, potrebbe mettere a rischio il settore dell’assistenza e della cura agli anziani e ai disabili. Infatti, se verrà approvato il blocco dell’entrata di lavoratori a basso reddito provenienti dall’Unione Europea, si creerà un vuoto nel settore, a meno che non si faccia rientrare questo lavoro tra quelli cosiddetti “qualificati”, rendendolo più appetibile per gli inglesi stessi. Si tratta di un settore che attualmente impiega circa 1 milione e 600 persone, ma che potrebbe subire un taglio di almeno 110.000 unità già da ottobre.
Il problema nasce dal fatto che gli stranieri impiegati nelle case di cura e nei centri di assistenza agli anziani per legge sono classificati alla stregua di lavoratori agricoli stagionali, pertanto con basse o nulle qualifiche, mentre nella sostanza svolgono un lavoro che richiede competenza e conoscenze, occupandosi di anziani affetti da demenza, cure palliative, somministrazione di cure e medicine.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)