Amnesty International ha denunciato lo scarso impegno della Procura nel chiarire gli oltre 35.000 decessi di anziani avvenuti nelle residenze durante i primi mesi della pandemia, che si è concluso con l’archiviazione dell'89% dei procedimenti, in molti casi senza chiedere la testimonianza dei familiari. A due anni dalla scoperta del primo caso di Coronavirus in Spagna, Amnesty, insieme ai parenti delle vittime, ha chiesto ai gruppi parlamentari di creare una commissione per analizzare quanto accaduto nelle residenze durante la pandemia, offrire una risposta alle famiglie e adottare raccomandazioni per il futuro.
L'Ong denuncia che 451 delle 517 indagini sono state archiviate dalla Procura "senza il minimo sforzo per chiarire cosa è successo" e solo 40 sono finite con denunce che non hanno avuto successo. Le vittime confessano di sentirsi abbandonate e rivendicano il loro diritto a conoscere la verità. Dopo aver analizzato in un'indagine le denunce che interessano più di cento residenze a Madrid e in Catalogna, Amnesty si rammarica che "non venga garantita la verità alle vittime, si diffonda l'impunità e, di conseguenza, si neghi un'adeguata riparazione dei danni causati senza garanzie che non ripetizione in futuro”. A suo avviso, le indagini della Procura non hanno rispettato le norme sui diritti umani.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)