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E ora ripensare le residenze per anziani

LiberEtà, 6, 2020, p.16

La situazione delle rsa in tutto il Paese si è rivelata inadeguata a gestire l’emergenza da Covid-19.

Dopo le denunce e le segnalazioni di decessi e situazioni di precarietà, l’Istituto superiore di sanità ha avviato un’indagine per monitorare la situazione della diffusione dell’epidemia in queste strutture.

Risultato: su un campione di 1.082 strutture il 40% dei decessi è attribuibile al Coronavirus.
Considerando che in totale le rsa in Italia sono 4.629 e ospitano 300mila persone che hanno in media 85 anni, il quadro avrebbe potuto essere persino più drammatico.

Appare comunque necessario elaborare un nuovo quadro normativo che regoli il funzionamento di queste strutture. Tuttavia, in Parlamento la grande maggioranza dei progetti di legge ha come oggetto solo la videosorveglianza al loro interno.

Unica eccezione, è la proposta di legge presentata alla Camera da Luca Rizzo Nervo, finalizzata a disciplinare in maniera omogenea l’organizzazione e il funzionamento delle strutture residenziali e semiresidenziali di tipo familiare. In linea con la programmazione sociosanitaria prevalente in Europa.

(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)

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Autore (Cognome Nome)
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2020
Pagine16
LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo19000101
Numero6
Fonte
Approfondimenti Online
FonteLiberEtà
Subtitolo in stampaLiberEtà, 6, 2020, p.16
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)
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Approfondimenti
Attori
Parole chiave: Politiche riferite alla popolazione anziana Residenza Sanitaria Assistenziale