Dieci fattori di rischio sembrano avere un effetto significativo sullo sviluppo della malattia di Alzheimer (AD), molti dei quali potrebbero essere "bersagli" (target) mediante step di prevenzione, secondo una meta-analisi pubblicata sul "Journal of Neurology, Neurosurgery & Psychiatry".
Da un'analisi di 395 studi, sono emersi 21 suggerimenti clinici basati su prove per ridurre il rischio di AD, riferiscono gli autori, sotto la guida di Jin-Tai Yu, dell’Università Fudan di Shanghai (Cina). Le indicazioni hanno individuato 10 fattori di rischio con forte evidenza di classe 1 Livello A, scrivono i ricercatori, e precisamente:
Diabete
Iperomocisteinemia
Scarsa gestione dell’indice di massa corporea (BMI, body mass index)
Basso livello di istruzione
Ipertensione alla mezza età
Ipotensione ortostatica
Trauma cranico
Minore attività cognitiva
Stress
Depressione
Nove fattori di rischio – aggiungono i ricercatori - hanno avuto prove più deboli di classe 1 livello B: obesità nella mezza età, perdita di peso nella vita tardiva, esercizio fisico, fumo, sonno, malattia cerebrovascolare, fragilità, fibrillazione atriale e vitamina C.
Non sono stati raccomandati due interventi con prove di classe III: terapia sostitutiva estrogenica e inibitori dell’acetilcolinesterasi.
(Fonte: tratto dall'articolo)