Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha firmato il 29 marzo una ordinanza che prevede "Misure straordinarie per il contrasto e il contenimento sul territorio regionale del virus Covid-19 nell'ambito delle Rsa (Residenze sanitarie assistite), e Rsd (Residenze sanitarie disabili) e in altre strutture socio-sanitarie".
L'ordinanza stabilisce le misure da prendere sia nel caso in cui gli ospiti della struttura manifestino condizioni cliniche instabili che nel caso in cui abbiano sintomi lievi del contagio. Nel primo caso sono presi in carico del Servizio sanitario regionale, nel secondo devono essere isolati "in una struttura socio-sanitaria appositamente dedicata, con livelli di assistenza infermieristica H24, supporto giornaliero di personale medico e garanzia di supporto di ossigeno, se necessario".
Se la struttura non ha al suo interno la possibilità di separare aree e percorsi Covid e non Covid, "sarà sottoposta a quarantena, con attivazione di idonea sorveglianza sanitaria in stretta collaborazione con la Asl territorialmente competente".
L'ordinanza in questione disciplina inoltre le modalità di continuazione del lavoro del personale delle strutture, fermo restando la sospensione dell'attività stessa, nel caso di sintomatologia respiratoria o esito positivo per Covid-19.
Ulteriori previsioni riguardano i test diagnostici per la verifica della positività a Sars-CoV-2 (tampone orofaringeo) se si verifica un caso positivo nella struttura, le condizioni di accesso dei componenti dell’Usca (Unità speciale di continuità assistenziale) e dei medici di medicina generale. Infine, l'ordinanza disciplina le condizioni che regolamentano eventuali nuovi ingressi in Rsa, Rsd o altra struttura socio-sanitaria e, oltre all'ordinario accertamento dello stato di salute dell'ospite, prevede l'effettuazione obbligatoria del tampone.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)