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Coronavirus, allarme operatori sanitari contagiati. A rischio salute pazienti e tenutà sanità

www.panoramasanita.it, 23-03-2020

Secondo i dati diffusi dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss), in Italia dall’inizio dell’epidemia sono 4.824 i professionisti sanitari che hanno contratto un’infezione da coronavirus, pari al 9% del totale delle persone contagiate.

“Peraltro– evidenzia la Fondazione Gimbe –, a giudicare dalle innumerevoli narrative e dalla mancata esecuzione dei tamponi a tutti i professionisti e gli operatori sanitari, il numero ufficiale fornito dall’Iss è ampiamente sottostimato”.

«Un mese dopo il caso 1 di Codogno – afferma Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione Gimbe – i numeri dimostrano che abbiamo pagato molto caro il prezzo dell’impreparazione organizzativa e gestionale all’emergenza: dall’assenza di raccomandazioni nazionali a protocolli locali assenti o improvvisati; dalle difficoltà di approvvigionamento dei dispositivi di protezione individuale (DPI), alla mancata esecuzione sistematica dei tamponi agli operatori sanitari; dalla mancata formazione dei professionisti sanitari all’informazione alla popolazione». Tutte queste attività, erano previste dal “Piano nazionale di preparazione e risposta ad una pandemia influenzale” predisposto dopo l’influenza aviaria del 2003 dal Ministero della Salute e aggiornato al 10 febbraio 2006.

«È inspiegabile – continua il Presidente – che tale piano non sia stato ripreso e aggiornato dopo la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale, lo scorso 31 gennaio». «Inoltre la mancanza di policy regionali univoche sull’esecuzione dei tamponi agli operatori sanitari, conseguente anche al timore di indebolire gli organici – spiega Cartabellotta – si è trasformata in un boomerang letale. Infatti, gli operatori sanitari infetti sono stati purtroppo i grandi e inconsapevoli protagonisti della diffusione del contagio in ospedali, residenze assistenziali e domicilio di pazienti».

Per tale ragione la Fondazione Gimbe invita tutte le Regioni, sulla scia di quanto già deliberato in Emilia Romagna e Calabria, a mettere in priorità assoluta l’esecuzione di tamponi a tutti gli operatori sanitari, con particolare attenzione ai professionisti coinvolti nell’assistenza domiciliare e nelle residenze assistenziali assistite, oltre che in case di riposo.

(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)

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LinguaItaliano
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Data dell'articolo2020-03-23
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Fontewww.panoramasanita.it
Approfondimenti Onlinewww.panoramasanita.it/2020/03/23/coronavirus-allarme-operatori-sanitari-contagiati-a-rischio-salute-pazienti-e-tenuta-sanita/
Subtitolo in stampawww.panoramasanita.it, 23-03-2020
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)
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Parole chiave: Operatore socio-assistenziale e sanitario Residenza Sanitaria Assistenziale