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Pizzin Mauro

Assegno unico e aiuti alle famiglie per gli anziani non autosufficienti

Il Sole 24 ore, 11-04-2023

La legge 33/2023 in vigore dallo scorso 31 marzo, intitolata «Deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane», fissa al 31 gennaio 2024 il termine per adottare una serie di decreti attuativi che definiranno l’ampio perimetro normativo interessato dalla riforma e avranno a oggetto l’invecchiamento attivo (articolo 3), l’assistenza sociale, sanitaria e sociosanitaria per le persone non autosufficienti (articolo 4) e le politiche per la sostenibilità economica e la flessibilità dei servizi di cura e assistenza a lungo termine (articolo 5).

Uno dei provvedimenti più significativi riguarda il già ribattezzato assegno universale per gli anziani non autosufficienti: oltre 2,8 milioni secondo il Censis, pari al 20% degli anziani e all’81% dei non autosufficienti. Per loro l’articolo 5 prevede «anche in via sperimentale e progressiva» una prestazione non legata al reddito, erogata in base allo specifico bisogno assistenziale, a scelta del beneficiario, sotto forma di denaro o di servizi. Nella relazione tecnica si precisa che la misura, opzionale, sarà inizialmente destinata solo agli 1,4 milioni di anziani non autosufficienti già percettori dell’indennità di accompagnamento, pari per il 2023 a 527,16 euro mensili, che verrà assorbita dalla nuova prestazione.

I presupposti sanitari per l’indennità di accompagnamento resteranno comunque immutati, mentre in base all’articolo 4 saranno destinati a cambiare in un’ottica di semplificazione e integrazione le procedure di accertamento e valutazione della non autosufficienza, favorendo su tutto il territorio nazionale la riunificazione dei procedimenti in capo a un solo soggetto, con contenimento dei costi e degli oneri amministrativi. Un aspetto centrale della legge delega è la valutazione multidimensionale della persona anziana, costituita dalla presa in carico della stessa ai fini dell’accertamento dei suoi bisogni sanitari e socio assistenziali presso i Punti unici di accesso (Pua) per la definizione di un Piano assistenziale individualizzato (Pia).

La legge interviene anche sull’assistenza, partendo dal fatto che, dopo la perdita del lavoro, la non autosufficienza è la prima causa d’impoverimento delle famiglie. Da ciò la previsione di una ricognizione e riordino delle agevolazioni contributive e fiscali anche mediante la rimodulazione delle aliquote e dei termini di durata delle agevolazioni stesse, per la regolarizzazione del lavoro di cura prestato da badanti al domicilio della persona non autosufficiente nonché la previsione di percorsi formativi specifici per lo svolgimento di questa attività professionale. Per migliorare le condizioni di vita dei caregiver familiari, infine, sono promossi interventi diretti alla certificazione delle competenze professionali acquisite durante l’esperienza maturata e forme di partecipazione nell’ambito della programmazione sociale, sociosanitaria e sanitaria a livello nazionale, regionale e locale.

(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)

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Autore (Cognome Nome)Pizzin Mauro
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2023
Pagine
LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo2023-04-11
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
FonteIl Sole 24 ore
Subtitolo in stampaIl Sole 24 ore, 11-04-2023
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)
Volume
Approfondimenti
Pizzin Mauro
Attori
Parole chiave: Anziano non autosufficiente Legislazione nazionale Welfare