Una delibera della giunta regionale Toscana prevede di avviare un percorso per ripensare il modello complessivo di presa in carico dell’anziano non autosufficiente attraverso l’attivazione di un tavolo tecnico cui parteciperanno tutti i soggetti interessati. Un’esigenza che è anche espressione di un mutamento e di un allargamento progressivo dei bisogni della popolazione anziana: in Toscana già oggi gli over 64 sono quasi un milione e si stima che la quota di anziani andrà costantemente crescendo arrivando al 60% del totale nel 2060. Questa espansione si ripercuote sulle esigenze dell’assistenza sanitaria e sociale, sulla necessità di modulare e diversificare gli interventi nell’ambito delle quattro aree già presenti attualmente: prevenzione, interventi a domicilio, servizi semi residenziali, servizi residenziali.
Il modello da attuare dovrà rispondere a un nuovo approccio integrato che tenga insieme risposte di residenzialità, anche di livello e tipologie diverse, modulabili sulle diverse caratteristiche e sui diversi livelli di autonomia delle persone anziane, con servizi di assistenza e cura territoriali che in parallelo devono essere rafforzati e strutturati nel senso di una maggiore prossimità, di chiarezza e continuità del percorso di presa in cura, di gestione delle cronicità, che da tempo sono uno aspetti che caratterizzano maggiormente una società con un'età media più alta e con una più lunga aspettativa di vita.
Da un lato, quindi, si punta ad un miglioramento dell'offerta in termini di residenzialità e dall'altro ad una sempre maggior attenzione al tema dell’assistenza domiciliare, che consenta di evitare o rimandare l'istituzionalizzazione garantendo alle persone anziane il miglior livello possibile di qualità della vita senza dover lasciare l'ambiente domestico e familiare.
Il tavolo potrà utilizzare i risultati dello specifico gruppo di lavorocostituito a maggio dell'anno scorso, a seguito dell'emergenza epidemiologica,formato da esperti e tecnici che hanno elaborato una serie di proposte di nuovoassetto delle Rsa, con particolare riferimento al potenziamento degli aspettisanitari, nonché all’attuazione di nuovi e più evoluti metodi di assistenza ecura di anziani fragili.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)