I pazienti di Alzheimer in Gran Bretagna potrebbero avere accesso ai primi farmaci mai sviluppati per rallentare l’impatto della malattia. Il primo di questi medicinali – lecanemab – è stato recentemente approvato negli Stati Uniti e in Giappone, dove sono già stati lanciati trattamenti che lo utilizzano. Si prevede che seguirà presto un secondo farmaco, donanemab, e si prevede che l'anno prossimo le autorità mediche britanniche li prenderanno in considerazione entrambi per l'approvazione in Gran Bretagna.
La prospettiva ha fatto sperare che, dopo anni di sforzi, gli scienziati possano riuscire a trovare modi per affrontare direttamente la crisi di demenza nel Regno Unito, dove vivono circa un milione di persone in questa condizione, e si prevede che il numero salirà a circa 1,7 milioni entro il 2040. L’anno scorso la demenza ha causato la morte di 66.000 persone in Inghilterra e Galles, e ora è la principale causa di morte in Gran Bretagna, con l’Alzheimer che rappresenta due terzi dei casi.
Finora i medici potevano prescrivere solo medicinali che aiutassero i pazienti a gestire i sintomi, quindi l’arrivo dei primi farmaci che trattano la vera causa della malattia è stato accolto con favore, anche se gli esperti hanno avvertito che il loro uso deve essere trattato con una certa cautela. I nuovi farmaci rallentano lo sviluppo dell'Alzheimer da sei mesi a un anno e sono utili solo per chi si trova nelle prime fasi della malattia, tuttavia, dopo decenni di ricerca, sono i primi a migliorare direttamente la vita dei pazienti.
(Sintesi redatta da: D'Amuri Vincenzo)